Thailandia: bloccato Facebook per sedare la protesta

I militari hanno bloccato temporaneamente l’accesso al social network sperando di poter zittire i movimenti di protesta 

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Il 22 maggio un gruppo di militari thailandesi ha dichiarato l’intenzione di sospendere la costituzione e prendere il controllo del paese. Ora la situazione si fa decisamente critica con il blocco di Facebook per cercare di sedare il malcontento di chi crede ancora nella democrazia. Il ministro thailandese per l’information technology ha annunciato ieri il blocco, spiegando come gli utenti nel paese non potranno accedere al loro account sul social network, almeno in via temporanea.

Blocco social contro il golpe

“Il motivo è che c’è in giro una campagna per chiedere alle persone di protestare contro l’esercito, perciò abbiamo bisogno della cooperazione dei social media per fermare la diffusione di messaggi del genere sul colpo di stato” – ha spiegato Surachai Srisaracam, segretario permanente del ministero. Tuttavia, come gli stessi politici hanno spiegato, il blocco di Facebook è temporaneo anche se dietro l’angolo vi è la possibilità che il governo militare chieda anche a Twitter e Instagram di procedere con l’inibizione delle proprie piattaforme ai thailandesi.

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