Sembra che per sopperire alla cronica mancanza di sangue in caso siano necesarie trasfusioni urgenti, sia stato creato un composto sostitutivo indipendente dal gruppo sanguigno, che salverebbe la vita di molte persone in queste circostanze

Il sangue artificiale è stato battezzato MP40X e deriva dall’emoglobina umana; frutto di una ricerca italo-americata, il composto ha superato l’esame effettuato dallo sudio del team di Michele Samaja, del gruppo di Biochimica del Dipartimento di scienze della salute dell’università degli Studi di Milano, in collaborazione con l’università di San Diego e alcune società biotech californiane. I risultati dello studio sono stati poi pubblicati su ‘Transfusion’, rivista dell’American Association of Blood Banks.

Il composto che protegge i tessuti

“Questo composto, oltre a poter integrare con successo se non sostituire la trasfusione di sangue soprattutto in condizioni di urgenza – affermano i ricercatori – è in grado di svolgere un’inaspettata funzione protettiva contro il danno arrecato ai tessuti e agli organi dall’ipossia e dall’ipovolemia”.

“Si tratta di un risultato straordinario, perché il composto si dimostra in grado di indurre nelle cellule la resistenza contro lo shock causato dagli stessi motivi che portano a considerare la trasfusione del sangue come un’opportunità terapeutica”, spiega Michele Samaja. 

Fra l’altro l’impiego di questo composto potrebbe non limitarsi ai casi di trasfusione ma, se venissero confermati i risultati anche attraverso i test successivi sull’uomo ,”il MP4OX potrebbe essere impiegato per combattere alcuni tipi di tumori e di malattie cardiovascolari e alcune patologie come quelle che colpiscono gli individui anemici e gli anziani”, aggiunge Samaja.

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