Notizie incoraggianti per i malati di tumore allo stomaco: a Chicago è stato presentato uno studio che ha dimostrato l’efficacia di una molecola intelligente, in grado di contrastare lo sviluppo del cancro

I dati, elaborati partendo da uno studio di fase III presentato a Chicago nel corso  del cinquantesimo congresso della Società americana di oncologia clinica (Asco), rivelano che il nuovo ritrovato, denominato ramucirumab, può bloccare il cancro allo stomaco impedendo la formazione di nuovi vasi sanguigni che apportano nutrimento alle cellule tumorali attraverso il sangue. L’anno scorso L’Università di Padova aveva invece scoperto che la proteina Trap1 permette al tumore di estendersi in mancanza di ossigeno e aveva ipotizzato di bloccarla per impedire al al cancro di replicarsi.

Una doppia innovazione

“Questa molecola – spiega il responsabile Divisione di oncologia medica dell’Irccs San Martino Ist di Genova, Alberto Sobrero – rappresenta un importante passo in avanti nella terapia del tumore gastrico, dopo anni in cui non sono state registrate significative novità per il trattamento di questa forma di tumore”.

L’innovazione ha una doppia funzione, spiega l’esperto: “è il primo farmaco oncologico che riceve una specifica approvazione per la cura del tumore gastrico e, inoltre, agisce con un nuovo meccanismo rispetto ai farmaci già esistenti”.

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Per questo motivo sono molto alte le aspettative legate alla scoperta della nuova molecola, suffragate da importanti nomi della comunità scientifica. La ricerca internazionale Regard, che ha preso in considerazione 355 pazienti di 29 Paesi diversi, ha convinto la Food and drug administration (Fda), l’ente statunitense per la regolamentazione dei farmaci, ad approvare lo scorso 21 aprile con procedura prioritaria la nuova molecola (ramucirumab) per la monoterapia del tumore gastrico avanzato in progressione dopo la chemioterapia iniziale.

Aspettative molto alte 

Stando ai dati emersi dallo studio, la nuova molecola avrebbe migliorato effettivamente le aspettative di vita legate alla progressione della malattia dei pazienti malati di tumore allo stomaco avanzato, dopo il trattamento con la chemioterapia. Inoltre, durante il congresso della Asco sono stati illustrati anche i risultati di un secondo studio di fase III denominato Rainbow – condotto su 665 pazienti in 27 Paesi – che ha considerato l’efficacia della stessa molecola anche su malati trattati non in monoterapia ma in associazione ad un chemioterapico.