Twiplomacy: all’Onu Twitter non piace

Solo 9 dei 193 Stati dell’Onu possiede un proprio account, con il proprio nome in inglese, su Twitter

All’Onu non si cinguetta. Al contrario dei singoli politici, dallo studio Twiplomacy, prodotto da Burson-Marsteller, risulta che sono solo 9 gli Stati membri dell’organizzazione internazionale che utilizzano Twitter per promuovere la propria nazione nel mondo. La maggior parte degli account con il nome dei Paesi in inglese o appartiene a privati o sono inattivi, nello specifico il 60%. Oltre metà dei 71 ancora attivi pubblicano tweet generati automaticamente da portali di informazione.

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“Analizzando questi dati, risulta chiaro come siano davvero pochi i governi che hanno compreso l’importante opportunità di utilizzare Twitter per promuovere il proprio Paese” ha dichiarato Matthias Lüfkens, Responsabile EMEA della Divisione Digitale di Burson-Marsteller. “Twitter è una grande occasione di comunicazione in grado di raggiungere un pubblico sempre in crescita”.

Ecco i Paesi che usano meglio Twitter

Gli account di @GreatBritain, @Israel, @Sweden sono gli esempi più significativi di come promuovere il proprio Paese su Twitter.

@GreatBritain è parte della campagna di comunicazione ‘Britain is Great’ presentata lo scorso marzo, per mettere in luce tutto ciò che è Great – meraviglioso – in Inghilterra.

@Israele è il canale di comunicazione ufficiale su Twitter dello stato, a cura della divisione di diplomazia digitale del Ministero degli Affari Esteri. L’account, con oltre 66.000 followers, è uno dei più seguiti ed è riconosciuto come uno dei punti di riferimento per le attività del Governo Israeliano.

Il Governo svedese punta invece sulla partecipazione attiva dei suoi cittadini. Ogni settimana un diverso cittadino svedese segue l’account @Svezia attraverso la condivisione di consigli, opinioni e novità sulla Svezia. L’account ha oltre 65.000 followers. Il progetto Curators of Sweden è attivo dal dicembre 2011 e ha ispirato anche i profili Twitter di @Ireland e @NewZealand. Sono oltre 20 i Paesi in cui sono attivi gruppi di volontari che stanno sensibilizzando sul progetto e sulla realizzazione basata sulla rotazione dei curatori del profilo.

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Gli account di @AntiguaBarbados, @Barbados, @Lituania, @Maldive, @Southafrica, e @Spain sono gestiti dai rispettivi uffici del turismo, per aiutare la promozione turistica.

E l’Italia? L’account @Italy è invece intitolato Made in Italy ed è il canale del giornale The Telegraph per twittare le notizie relative al nostro Paese.