Un cuore targato Intel per il supercomputer Tigon di Eurotech

Il supercomputer Tigon di Eurotech uno dei primi ad adottare i coprocessori Intel Xeon Phi 5120D per eccellere in performance, efficienza energetica e programmabilità

Eurotech, azienda leader nel mercato embedded e supercomputing, presenterà alla fiera internazionale dei supercalcolatori in programma a Lipsia tra il 17 ed il 20 di Giugno, la seconda generazione del supercomputer Aurora Tigon, potenziato dai coprocessori Intel Xeon Phi 5120D, annunciati al mercato proprio in occasione dell’esposizione tedesca.

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La combinazione del design di Eurotech, studiato per ottenere la massina potenza computazionale con il minor assorbimento energetico possibile, con la grande efficienza ottenuta dall’implementazione dei processori Intel Xeon E5 e dei coprocessori Intel Xeon Phi 5120D ha permesso di lanciare sul mercato uno dei supercomputer più energeticamente efficienti al mondo. Misure effettuate sul sistema hanno confermato valori attorno ai 3 GFlops/Watt.

“Questa grande efficienza energetica è possibile grazie al design di Eurotech molto attento agli aspetti energetici e la tecnologia avanzata di componenti Intel, sia i processori Intel Xeon E5 che gli acceleratori Intel Xeon Phidi seconda generazione” – dice Giampietro Tecchiolli, CTO di Eurotech – “Il sistema di raffreddamento a liquido Aurora consente in aggiunta di evitare l’uso dell’aria condizionata anche in climi più caldi, ricorrendo al “free cooling”, una tecnica fino ad ora possibile solo con temperature esterne relativamente basse”.

I Tigon sono gli unici supercomputer del mercato ad applicare il raffreddamento a liquido diretto sia sui processori che sugli acceleratori Xeon Phi di Intel. La soluzione a liquido diretto permette di aumentare la temperatura dell’acqua di raffreddamento fino ad oltre 50 °C, caratterista che consente di ridurre o di eliminare nel centro dati l’utilizzo del raffreddamento ad aria, oneroso sia del punto di vista energetico che economico.

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“L’unione della famiglia di processori Intel Xeon E5 e del coprocessore Intel Xeon Phi 5120D crea i presupposti per un cambio di paradigma nella scala di elaborazione delle applicazioni altamente parallele – commenta Andrea Luiselli, Enterprise Technology Specialist Intel Italia – passando da prestazioni petascale a (un milione di miliardi di operazioni in virgola mobile/s) livelli di tipo exascale (1000 volte in più rispetto al petascale), incrementando così la capacità di effettuare più velocemente calcoli e simulazioni e la diffusione dell’High Performance Computing al di là dei laboratori e delle università e ottenere la massima produttività anche nel mercato aziendale ”.

Accanto agli aspetti di efficienza energetica, gli Aurora Tigon fanno leva sui processori Intel Xeon E5 e i sui coprocessori Intel Xeon Phi 5120D per ottenere performance attorno ai 310 TFlop/s per singola rack con un footprint di circa 1.5 m2.

Il coprocessore trae vantaggio dai linguaggi di programmazione, modelli di parallelismo e dagli strumenti di sviluppo tipici dell’architettura Intel Many Integrated Core. Questo garantisce alle aziende e ai reparti IT delle stesse una maggiore facilità d’uso del codice parallelo, senza dover formare nuovamente gli sviluppatori su modelli di programmazione proprietari e specifici per l’hardware, normalmente associati agli acceleratori, evitando inoltre agli stessi di riscrivere dall’inizio il codice. Quindi, i supercalcolatori Aurora Tigon di Eurotech permettono ad un centro dati di essere più efficiente e compatto, consentendo risparmi energetici e di spazio che possono ridurre il TCO (total cost of onwership) di una percentuale tra il 30 ed il 50%, risparmi che si aggiungono a quelli di risorse e tempo di programmazione che l’utilizzo degli Intel Xeon Phi consente di ottenere.

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A livello “green”, i Tigon contribuiscono a una riduzione di più di 1500 tonnellate di emissioni di CO2 per armadio, lungo la sua vita utile. In aggiunta, l’acqua calda in uscita dal calcolatore può essere usata per il riscaldamento ambientale, nei chiller ad assorbimento o nei processi industriali. Le elevate densità e conseguenti risparmi di spazio contribuiscono ad un ulteriore riduzione dell’impronta carbonio.