L’Unesco ha stimato che entro il 2050 la richiesta di acqua salirà del 55%. Già oggi sono oltre 700 milioni le persone che non hanno accesso a riserve idriche sicure

L’Unesco, che ha lanciato l’allarme sul pericolo corso dai monumenti mondiali a causa del surriscaldamento globale, ha confermato i timori degli esperti. Entro il 2050 il problema delle risorse idriche diverrà endemico. Il rapporto “World Water Development” afferma che entro questa data la richiesta di acqua globale salirà del 55% a causa dello sviluppo dei Paesi emergenti e l’aumento della popolazione. Ad oggi sono 768 milioni le persone che non hanno accesso a fonti idriche sicure e sono 2,5 miliardi quelle che non servizi igenici adeguati.

L’acqua non basterà per tutti

L’aumento della richiesta di acqua per l’agricoltura, che rappresenta un terzo dell’intera domanda di questa risorsa, l’edilizia, la produzione di energia e le funzioni primarie (bere, cucinare, servizi igenici), diventerà in un problema molto serio nel prossimo futuro.

“La richiesta di acqua dolce ed energia – si legge nel rapporto – continuerà ad aumentare nei prossimi decenni per soddisfare i bisogni delle popolazioni e delle economie in crescita, cambiando gli stili di vita ed evolvendo i modelli dei consumi, amplificando immensamente le pressioni esistenti sulle risorse naturali limitate e sugli ecosistemi”. Dalle stime si calcola che in futuro il 40% dell’umanità vivrà in aree in cui le risorse idriche sono insufficenti.

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Domani 22 marzo si terrà come ogni anno la Giornata mondiale dell’acqua per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla corretta gestione di questa inestimabile risorsa.