Vuoi aiutare a curare le malattie o a scoprire nuove stelle? Ora puoi con il tuo smartphone

Grazie ai risultati di Einstein@Home e del programma IBM World Community Grid i dispositivi Android possono contribuire alla ricerca

Armonk, NY & Hannnover, Germania, 25 luglio 2013 – Gli utenti di Android possono ora usufruire di una grande opportunità tramite i loro smartphone e tablet: combattere l’AIDS e scoprire nuove stelle.

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Infatti, per la prima volta, i possessori di smartphone e tablet Android possono mettere a disposizione la potenza computazionale inutilizzata dei loro dispositivi a favore della scienza. Con la potenza di calcolo degli smartphone non utilizzata, i ricercatori del World Community Grid di IBM potranno accelerare la ricerca di cure mediche e il progetto Einstein@Home potrà individuare pulsar sconosciute.

Grazie alla capacità di calcolo messa a disposizione dal World Community Grid, questi scienziati attingono a un bacino di potenza informatica gratuita per poter condurre le loro simulazioni e analisi dei dati. Attraverso questo sistema le persone e le organizzazioni possono contribuire al progresso scientifico con un impegno minimo e fornire ai ricercatori l’equivalente dei più potenti supercomputer oggi disponibili.

La scienza a favore della comunità tramite i dispositivi Android

Fino a questo momento, la donazione di capacità di calcolo inutilizzata per fini sociali ha riguardato computer tradizionali come desktop e laptop. I dispositivi mobili come gli smartphone e i tablet, sono diventati tuttavia più potenti, più efficienti e più numerosi. Esistono più di 900 milioni di dispositivi Android e la loro potenza informatica totale supera quella dei supercomputer convenzionali delle massime dimensioni.

Per consentire a questi dispositivi di contribuire, il software utilizzato per questa iniziativa sviluppato presso la University of California, Berkeley – chiamato Berkeley Open Infrastructure for Network Computing (BOINC) – è appena stato aggiornato. I proprietari dei dispositivi che utilizzano Android 2.3.3 o versione superiore, possono ora offrire il proprio contributo a favore della scienza e della comunità scaricando BOINC dal sito Google Play, e scegliere i progetti ai quali prendere parte.

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Per mantenere la durata di vita della batteria, ridurre al minimo i tempi di ricarica ed evitare l’uso di dati distribuiti su telefoni cellulari, smartphone e tablet in funzione, BOINC effettuerà esclusivamente calcoli quando questi dispositivi sono carichi, ossia quando la durata di vita della batteria è superiore al 90% e quando sono collegati in modalità wireless alle reti dell’area locale (WiFi). Queste sono le impostazioni predefinite nel momento in cui viene scaricato BOINC per Android, mentre le norme che ne regolano l’uso possono essere ulteriormente personalizzate dagli utenti.

Scoprire nuove stelle con Einstein@Home

Uno dei primi progetti che è possibile attivare tramite dispositivi Android è la ricerca Einstein@Home condotta dal Max Planck Institute per la Fisica Gravitazionale ad Hannover in Germania. Gli utenti Android alimenteranno un’applicazione che analizza i dati dall’Osservatorio di Arecibo a Porto Rico, il radiotelescopio più grande del mondo. L’applicazione cerca le pulsar radio rilevando la loro emissione di onde elettromagnetiche.

Le pulsar sono residui stellari molto compatti con proprietà fisiche estreme rispetto alla materia normale. Alcune di loro orbitano attorno a stelle compagne fornendo esclusivi banchi di prova per la teoria generale della relatività di Einstein. La possibilità di scoprire nuove pulsar è tuttavia limitata dalla potenza informatica disponibile. Una maggiore potenza informatica accelererà la ricerca Einstein@Home e la renderà più efficace. Questo lavoro aiuta gli scienziati a comprendere come si evolvono le stelle e l’universo e allo stesso tempo consente ai volontari di aiutare la scoperta di nuove pulsar radio con i loro dispositivi Android.

FightAIDS@Home tramite il World Community Grid di IBM

Un altro progetto disponibile per gli smartphone e i tablet Android, sostenuto dal World Community Grid di IBM, è Fight AIDS@Home: una ricerca per curare in modo più efficace l’AIDS. L’Olson Laboratory presso lo Scripps Research Institute utilizza i metodi computazionali per identificare nuovi farmaci che hanno la giusta forma e le caratteristiche chimiche adatte per bloccare la proteasi dell’HIV, l’integrasi dell’HIV o la trascrittasi inversa dell’HIV, i tre enzimi di cui ha bisogno il virus letale dell’AIDS per funzionare e diffondersi.

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Il World Community Grid di IBM prevede di attivare altri progetti su Android in futuro. Il World Community Grid ha già avviato progetti per facilitare la ricerca nell’ambito della energia pulita, dell’acqua potabile e del cibo sano oltre a cure per il cancro, la malaria e altre malattie.