Cittadino del mondo grazie a Facebook

Facebook disponibile in quaranta lingue cui si aggiungono arabo ed ebraico. Il team dichiara che sta lavorando per tradurre il proprio social network in sessanta lingue. In realtà ciò cui mira davvero è la conquista etnica di tutto il mondo.

Ma quanti siamo nel mondo? Dati precisi ci dicono che, se si considerano unicamente gli Stati indipendenti, lasciando da parte quelli membri di confederazioni, la Terra ospita ben 201 stati.
Tenendo presente questo fatto appare ammirevole e sorprendente il progetto cui mira il team di Facebook. La squadra del social network più famoso del pianeta punta a conquistare con la propria piattaforma sociale i popoli dell’intero globo. Zuckerberg e gli altri pensano di perseguire questa conquista etnica sempilcemente rendendo disponibile il proprio prodotto in tutte le lingue del mondo. Attualmente Facebook è stato tradotto in quaranta lingue e pochi giorni fa si sono aggiunti all’elenco anche l’arabo e l’ebraico. Per il momento la squadra del social network dichiara di voler limitarsi alla conquista di sessanta popoli cui corrispondono le rispettive lingue. Ma noi sappiamo che il progetto è molto più audace e ingrandito.
Forse che grazie a Facebook, finalmente, qualsiasi uomo, qualsiasi donna, di ogni angolo terrestre potrà sentirsi partecipe di qualcosa, della medesima cosa, in contemporanea ai propri confratelli planetari? Se così fosse, sarebbe la prima volta. Tolti i seguaci del preveggente Seneca che duemila anni fa sosteneva che il saggio è colui che si sente a casa in ogni parte del mondo, credo che pochi siano animati da un sincero spirito di cosmopolitismo. Nemmeno la globalizzazione, grande progetto della nostra epoca, in merito alla quale molti promulgavano la nascita di tanti villaggi globali vicini e fratelli, collaborativi e leali tra loro, è riuscita a infondere questo antico nobile ideale. Molto probabilmente in questo aiuta di più Facebook, che incoraggia a sentirsi parte dello stesso tutto, a sentirsi cittadino del mondo.

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