Facebook raggiunge 250 milioni di utenti

Continua la crescita di Facebook che riesce ad acquisire una media di 50 milioni di persone al trimestre. Obiettivo di fine anno 300 milioni di utenti. Ma è una crescita sostenibile?

Mark Zuckerberg, Ceo di Facebook, afferma nel suo blog di avere ormai raggiunto i 250 milioni di utenti di cui 50 acquisiti nell’ultimo trimestre. 50 milioni di persone è la media di crescita trimestrale del più famoso sito di social networking oggi in attività. Di questo passo si potrebbero raggiungere rapidamente per fine anno i 300 milioni di utenti. Ma è una crescita sostenibile da un punto di vista finanziario? Facebook afferma che il fatturato che si prevede per il 2009 dovrebbe corrispondere a un aumento del 70% rispetto all’esercizio precedente. Tutto ovviamente alimentato da investimenti pubblicitari. Ciò che appare sorprendente è come in un clima di estrema difficoltà economiche la crisi colpisca più duramente i media tradizionali, in primis i giornali. La questione internet non internet, pagamento non pagamento, se ha valore per coloro che devono difendere l’impero della carta stampata, non sembra intaccare più di tanto il modello di business definito dal social networking. La capacità di attrarre centinaia di milioni di utenti e in prospettiva riuscire ad ampliare e raddoppiare il proprio audience nel giro di breve tempo mette una internet company come Facebook nella condizione di potere operare in condizioni economiche positive. Un recente studio di Nielsen testimonia inoltre di un progressivo aumento del tempo di permanenza sulle pagine di Facebook. Nel mese di giugno la permanenza media di un utente americano è stata di 4 ore, 33 minuti e 33 secondi. Ciò su cui ci si concentra è individuare e creare nuove formule pubblicitarie, più sofisticate e remunerative, la stessa strategia che dovrebbero mettere in atto tutti coloro che devono sfidare la nuova economia digitale nel mondo dei contenuti e dell’informazione. Tuttavia la questione della sostenibilità di un modello alla Facebook rimane sempre aperta, ma per definizione si giocherà tutta sulla possibilità di tradurre la fruibilità gratuita del servizio con le opportunità di attrazione degli investimenti pubblicitari di internet. Se possa poi alla fine realmente funzionare è tutto da dimostrare. Non sarà costretta anche Facebook a introdurre una qualche formula di servizio a pagamento?

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