Gossip
e cattiverie online
La Corea del
Sud pensa a pene severe
La polizia sudcoreana sta cercando soluzioni idonee per punire le persone che
diffondono via web cattiverie che possano mettere in cattiva luce le persone.
La decisione è stata presa dopo il suicidio di un’attrice locale
legato proprio a gossip online.
La polizia nazionale ha dichiarato che attualmente sono impiegati 900 agenti,
proprio per un’operazione legata ai rumors online.
Le forze dell’ordine sono pronte a cercare, arrestare e punire chi esagera
con i commenti negativi.
Non è la prima volta che una persona si toglie la vita a causa di maldicenze
e cattiverie diffuse online, per questo motivo si sente l’esigenza di
correre ai ripari.
Gli amici dell’attrice che si è tolta la vita impiccandosi, hanno
confermato che la donna era caduta in una grave depressione dopo aver letto
una serie di ilazioni online.
In base ai dati raccolti, il 70% dei coreani ha acceso ad una connessione web.
Blog e siti di socializzazione hanno consentito ai navigatori di esprimere il
proprio pensiero e di intraprendere nuove amici.
Tutto questo però ha portato anche a risvolti negativi se si pensa che
sono numerosissimi gli utenti che utilizzano i portali per diffondere commenti
negativi e diffamatori nei confronti di altre persone che molto spesso si ritrovano
coinvolti in scandali senza aver ottenuto prima il diritto di replica.
A cura di Francesca
Guido