La guerra della Serbia raccontata con e-mail e chat

Biennale Teatro a Venezia: lo spettacolo “Winter Garden”, regia di Nikita Milivojevic, propone una storia intensa sulla dispersione dei serbi durante la guerra dei Balcani. Lo spettacolo è stato costruito grazie a corrispondenze avvenute per e-mail e chat.

Venezia, Biennale Teatro. E-mail, chat e lettere danno vita ad uno spettacolo teatrale. Il regista Nikita Milivojevic costruisce una storia, intitolata “Winter Garden”, che parla della dispersione di 700.000 serbi, in fuga dal proprio paese. Correvano gli anni 90 e una terribile guerra imperversava sui Balcani. Tantissimi furono quelli che abbandonarono la Serbia, non in cerca di una nuova patria, ma nella speranza di trovare un luogo che potesse assicurare loro una vita “normale”. Si tratta di una ‘lost generation’, sparpagliata in varie città del mondo. La linea che a distanza li collega alla dimora naturale, una sorta di flilo di Arianna, è un’intensa corrispondenza epistolare, ma anche e soprattutto telematica. La piece infatti si compone di un dialogo tra i fuoriusciti e quelli che hanno avuto il coraggio di rimanere. Il regista dice di essersi sforzato ad immaginare le nuove vite di questi giovani. Attraverso i loro racconti, dichiara di aver compreso meglio la sua esistenza e quella dello Stato lacerato in cui viveva, che in meno di un secondo distrusse tutto ciò che aveva costruito in 15 anni.
Internet si fa depositario di una memoria passata, non troppo antica, molto intima e personale. Le radici di questa giovane generazione in fuga vengono immortalate sullo schermo virtuale. Grazie a questo schermo, migliaia di serbi hanno potuto rispolverare le proprie origini, senza dimenticare, seppur lontani, il luogo da cui provengono.

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