Piattaforme per l’informazione a pagamento

Nel corso del prossimo anno Google renderà disponibile un nuovo servizio per gestire le transazioni di micopagamenti che permettano l’accesso a informazioni online. I giornali, qualora vorranno sposare questo modello, dovranno impostare la stampa su web secondo una logica di tipo disaggregato.

Google sta sviluppando una piattaforma di micropagamenti il cui obiettivo è offrire una soluzione valida per la fruizione dell’informazione promossa dai giornali online. La soluzione che dovrebbe essere pronta nel corso del prossimo anno rappresenta un’estensione dell’attuale servizio Google Checkout. Di fatto si tratta di mettere a punto un sistema della gestione delle transazioni che sia semplice, flessibile ed economicamente sostenibile. La logica con cui Google sta sviluppando la piattaforma è stata illustrata in un documento inviato dall’azienda in risposta a una sollecitazione della Newspaper Association of America che mira a trovare nuove idee tecnologiche per sostenere il business dell’informazione online. Alla request for information della NAA hanno aderito altre firme del mondo tecnologico come Microsoft, Ibm e Oracle: ulteriori innovative proposte sono state presentate da aziende di consulenza che provengono dal settore editoriale.

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L’idea di fondo che accomuna gran parte delle proposte presentate, quella di Google così come quelle di altre aziende, è che i sistemi debbano fornire un sistema di pagamento che consenta accesso a un’informazione trasversale multi-site. Nasce in qualche modo l’idea di una fruizione dell’informazione in una logica disaggregata: la spesa sostenuta dall’utente non potrà garantire unicamente l’accesso a informazioni di un unico giornale ma a un network di fonti informative. Un approccio che tende a metabolizzare il differente comportamento che i lettori mettono in atto quando accedono a informazioni online piuttosto che su carta. Mentre il giornale tradizionale costituisce di fatto un’informazione blindata, una selezione di notizie aggregate in un contenitore cartaceo, l’informazione online deve puntare all’aggregazione di notizie provenienti da molteplici fonti. E per rendere possibile l’eventuale volontà degli editori di introdurre formule a pagamento è necessario avere sistemi transazionali in grado di assecondare questo tipo di logica

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