Safer Internet Day, il salvagente per nuotare in rete

Ieri, 10 febbraio 2009, si è tenuta per il sesto anno consecutivo il “Safer Internet Day”. È la giornata che la Commissione Europea dedica all’uso consapevole e senza rischi di Internet. L’evento non poteva capitare in un periodo più opportuno di questo. Violenze consumate attraverso lo schermo di un telefonino e poi trasferite su quello del computer pubblicando il video su “youtube”. Gruppi razzisti su Facebook creati come se fosse normale quel che sta accadendo in Italia, bruciare un indiano o uccidere un africano per aver rubato un pacchetto di biscotti. Gruppi che incoraggiano lo stupro, come se fosse lecito violentare una donna solo per il suo essere straniera, minorenne o più semplicemente femmina.
In questo clima di confusione ecco un’iniziativa che ha tutte le premesse per cercare di illuminare la strada che conduce ad un corretto utilizzo della rete.
Diversi gli strumenti che l’Europa e i soci parteipanti hanno adottato. La Commisione Europea si è lanciata sul tradizionale materiale cartaceo, ossia un libro intitolato “The Internet Literacy Handbook”. Si tratta di un manuale che dovrà guidare genitori, figli, insegnanti e studenti in quell’universo immenso, quale è Internet, pieno di vantaggi ma anche di rischi e pericoli. Il libro si compone di 25 schede, ognuna delle quali tratta un argomento specifico. Svariate informazioni spiegano come partecipare ai social network, come proteggersi e proteggere i propri dati mentre si naviga, come evitare molestie da altri internauti e difendersi dai bulli. Compaiono poi temi più leggeri, ma non per questo meno utili, per esempio su come divenire cittadini telematici attivi, fare acquisti online o denunciare attività online illegali. Infine per accontentare il nostro caro Ministro Gelmini che più volte a gran voce ha annunciato di voler migliorare la preparazione degli insegnanti italiani ecco la presenza nel manuale di una parte dedicata proprio a questa categoria. I docenti vi troveranno suggerimenti preziosi sull’uso di Internet per fini didattici e anche approfondimenti sui temi etici legati alla navigazione in rete. Per la serie chi fa da sè fa per tre, è meglio sbrigarsela da soli ad educare gli insegnanti piuttosto che aspettare proveddimenti dal Parlamento.
Affianco alla Commissione Europea troviamo uno special guest rappresentato da Google, promotore di altre utilissime iniziative. Questa volta il canale prescelto è stato quello telematico. Uno dei progetti si chiama “Abuse and Safety” e sfrutterà la celeberrima piattaforma di YouTube per divulgare e chiarificare temi quali cittadinanza digitale, incitamento alla violenza via web, segnalazione di abusi, cyber bullismo, ecc..
All’iniziativa hanno partecipato anche associazioni del calibro di Save the Children e Adiconsum, presentando una ricerca sui criteri individuati da mille ragazze e ragazzi italiani per la tutela dei minori che fanno social networking.
Ecco a voi il paradosso di Internet che pur essendo una realtà virtuale necessita regole, dirtitti e doveri da rispettare come una qualsiasi comunità. Educazione, prevenzione, sicurezza, consapevolezza saranno perciò i principi fondamentali di cui dovranno nutrirsi gli attuali e i futuri netizen se vogliono essere o diventare fruitori responsabili e attivi. Perchè i mezzi di comunicazione non devono asservire l’uomo, bensì è l’uomo a doverli sfruttare a proprio vantaggio.

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