What users want

“Bisogna analizzare ogni fase dell’esperienza che gli utenti compiono on line, per ridurre la distanza ed i click che separano l’utente da ciò che esso desidera”

L´usabilità secondo la norma ISO 9241 è: “il grado in cui un prodotto può essere usato da particolari utenti per raggiungere certi obiettivi con efficacia, efficienza e soddisfazione, in uno specifico contesto d´uso“. L´usabilità di un sito web è data quindi da una serie di fattori che influiscono sull´esperienza che l´utente fa navigando nelle sue pagine, interagendo con il sistema. Questa scienza resa famosa dal lavoro del Professore Jakob Nielsen è oscura a molti e spesso viene snobbata dalle aziende che cosi facendo perdono occasioni importanti.

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Realizzare un sito internet vuol dire comunicare, in modo usabile e accessibile; ne abbiamo parlato con Josè Compagnone – Ceo di Uxcore e autore del libro “What users want?”

Che cosa è l’usabilità?

La web usability definisce il livello di semplicità di utilizzo dei siti web. Un sito web dovrebbe essere sempre semplice, intuitivo e veloce da usare, nella realtà non è quasi mai così e questo crea difficoltà agli utenti determinando il successo o l’insuccesso del business on line. Realizzare interfacce in grado di dialogare con gli utenti e di trasferire correttamente le informazioni è l’obiettivo principale. Si realizza ascoltando gli utenti e studiando le abitudini di navigazione, disegnando interfacce e tutti i passaggi logici che gli utenti compiranno, ancora prima di cominciare a scrivere una sola riga di codice.

Perchè le aziende o gli utenti non ne hanno ancora capito il valore ?

Perchè in Italia non c’è molta informazione in questo senso, le imprese non hanno ancora capito che il web è uno strumento potentissimo per incrementare le vendite e uscire dalla crisi. Un sito usabile è un sito in grado di offrire risposte chiare e veloci agli utenti. Nel nostro paese è di moda il SEO (ottimizzazione sui motori di ricerca). Ma l’ottimizzazione sui motori di ricerca ed essere primi sui motori non serve a niente se poi gli utenti arrivano al sito e non capiscono come fare per comprare o ricevere informazioni. Alla base di un sito usabile c’è molta attenzione all’analisi dei bisogni degli utenti e all’esperienza che essi compiranno on line. Gli utenti sono coinvolti nel processo di costruzione del sito e ogni aspetto è curato nei minimi particolari. Analizziamo ogni fase dell’esperienza che gli utenti compiranno on line, cerchiamo di ridurre la distanza e i click che separano l’utente da ciò che esso desidera. Il prodotto che ne deriva è immediato e si spiega da solo, senza bisogno di troppe informazioni i clienti riusciranno a comprare senza stress e il business dell’impresa crescerà in modo sano e regolare.

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Cosa succede fuori dall’Italia?

In America il governo obbliga alla realizzazione di siti governativi usabili. Tutti si muovono in questo senso. In Europa c’è molta attenzione al fenomeno e gli eventi e gli studi si susseguono freneticamente. In Italia alcuni professionisti ne parlano ma il gap che separa le imprese da una corretta informazione sul fenomeno è enorme. Il modello di sviluppo web partecipato dagli utenti produce risultati incredibili in poco tempo e quando le aziende lo capiranno cominceranno a realizzare grandi utili sul web.

Hai sviluppato un metodo innovativo, di cosa si tratta?

I test di usabilità sono complessi e noiosi. Inoltre sono molto costosi. In Italia c’è poca percezione e non esiste un mercato. Il mio metodo di basa sulle usability cards, 57 carte da gioco da mettere sul tavolo per coinvolgere gli utenti in una divertente esperienza. Ogni carta rappresenta un elemento critico del sito, da valutare, ad alta voce, e migliorare per portare a casa l’obiettivo di business. Il metodo può essere usato da uno a più utenti e i risultati sono immediati ed evidenti. Non c’è bisogno di una preparazione tecnica specifica per usarle e i risultati che ne conseguono sono fondamentali per poter migliorare il business on line. Le carte sono accompagnate da un semplice manuale sulla web usability ricco di immagini e casi reali.

In questo periodo vanno di moda le Apps, quanto conta l’usabilità in questo settore?

L’usabilità è la chiave del successo delle apps. Le apps “girano” su smartphone e tablet, c’è poco spazio e tutto deve essere studiato e ottimizzato al massimo, al fine di garantire agli utenti una ottima esperienza d’uso. Disegnando l’esperienza utente e tutti i passaggi logici si possono costruire apps semplici e intuitive, quindi molto potenti e virali. Un utente felice è un utente che parla in modo positivo dell’apps acquistata ed è in grado di coinvolgere altri utenti all’acquisto.

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Citami due case history una positiva e una negativa?

Non amo fare paragoni ma posso dire che lo stato del web in Italia è disastroso. La colpa è della fretta e della cattiva informazione. La fretta genera prodotti incompleti e difficili da usare, siti che generano confusione e frustrazione negli utenti, che non generano utili e che affollano inutilmente i risultati di ricerca. Questi siti saranno sempre più penalizzati dai motori di ricerca e saranno sempre meno visibili agli utenti. I motori di ricerca desiderano regalare ottime esperienze d’uso agli utenti per vendere la pubblicità; i siti qualitativamente elevati saranno in grado di regalare grandi esperienze d’uso e saranno preferiti dai motori.

Migliorerei decisamente www.fastweb.it, la home è piena di cose e i prodotti sono mischiati a pubblicità, news e banner di altri siti, è una home che può indurre in errore e generare confusione; di contro fastweb ha realizzato di recente delle ottime landing page dei prodotti. Un sito molto immediato e intuitivo è http://www.ingdirect.it/ gli utenti arrivano immediatamente al dunque, le informazioni sono poche ma correttamente organizzate e studiate per catturare l’interesse dell’utente e portare a casa l’obiettivo di business.

Un sito usabile non fa notizia, viene usato quotidianamente in modo naturale e senza stress; quando un sito è usabile non si vede.

In questo periodo sto lavorando a modifiche importanti di un social network molto conosciuto che sono sicuro utilizzate in tanti; occhio quindi alle prossime modifiche.

 

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Josè Compagnone si occupa di comunicazione diretta e mezzi di comunicazione sperimentali da circa 10 anni. Dirige la sua agenzia – uxcore.it – che si occupa dello studio delle metodologie e di prodotti di supporto agli esperti di usabilità. Si dedica da molto tempo allo studio dell’esperienza utente sul web, allo studio dell’ Antropologia e della Netnografia.Membro di UPA -The Usability Professionals’ Association, è l’ideatore di un innovativo metodo per la valutazione dell’usabilità sul web e fondatore di un laboratorio sull’esperienza utente a Napoli, associa la consulenza strategica web per le aziende alla formazione in aula e alla scrittura.

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