Wikipedia in progress

Addio ad Encarta. La tradizionale enciclopedia non regge il confronto con la più moderna Wikipedia, più forte sul mercato per la sua fruibilità gratuita.

Una volta c’era l’enciclopedia sul cd. Rassicurante, entusiasmante, motivo di vanto perchè non tutti potevano permettersela. Adesso basta avere internet per imbeversi di cultura a tutto tondo. È la cosiddetta “enkuklos paideia”, etimologia di enciclopedia che significa cultura circolare, metafora di una cultura completa, che sappia spaziare tra le più diverse discipline.
Oggi il progresso scansa la tradizione. Wikipedia, l’enciclopedia libera, libera di essere consultata e libera di essere rinnovata, mette in difficoltà la vecchia Encarta, a cui forse molti erano affezionati. Il provvedimento è giunto da Microsoft che a malincuore si è dovuta rendere conto che le leggi di mercato non mentono. Encarta, enciclopedia consultabile su dvd o on-line, non può competere con Wikipedia e la sua fruibilità gratuita.

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L’ultimo saluto a Encarta sarà il 31 ottobre 2009, data oltre la quale tutti i suoi siti verranno chiusi, con eccezione per il sito giapponese, la cui sparizione è stata ritardata al 31 dicembre di quest’anno.

Ciò non significa che il prodotto offerto dal sistema tradizionale, rappresentato appunto da Encarta, sia di qualità inferiore rispetto alla più recente Wikipedia. Encarta naque nel 1993 e tra un’evoluzione e l’altra, che l’ha resa disponibile prima su cd e dvd e poi anche sul web in seguito ad abbonamento, è giunta fino a qui. Se ora se ne va è soltanto per la dura legge del buisness.

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