Premiato RIDE, il casco smart per motociclisti a onde cerebrali

All’avveniristico progetto degli ingegneri biomedici di Roma Tre il Premio Speciale Intesa San Paolo StartUp Initiative di Start Cup Lazio

Il casco smart a onde cerebrali “RIDE” (Remote Intention Detecting Emulator) creato dal Laboratorio di Ingegneria Biomedica Biolab3 del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi Roma Tre ha vinto ieri il Premio Speciale Intesa San Paolo StartUp Initiative, nell’ambito di Start Cup Lazio 2016, la competizione per le migliori idee d’impresa nel Lazio.

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Il riconoscimento porta l’avveniristico progetto al Boot Camp for Entrepreneurs e al del padiglione tech&innovation del Motor show di Bologna che si terrà dal 3 all’11 dicembre.

RIDE è un casco da motociclista all’interno del quale elettrodi da elettroencefalografia (EEG) leggono segnali fisiologici provenienti dal cervello durante la guida e li trasmettono wireless alla CPU della moto, al fine di controllare alcune funzioni. Il dispositivo permette al motociclista d’interagire con la centralina a bordo motoveicolo attraverso un casco dotato di elettrodi per elettroencefalografia e connessione wireless, al fine di monitorare lo stato del guidatore e, tramite le onde cerebrali, attivare alcuni comandi, come ad esempio la freccia quando si “vede” (e si pensa) ad una curva, o preparare i freni ed agire sulla mappatura di potenza della moto in situazioni di pericolo percepito dall’utente. In caso di pericolo percepito, la sensazione genera particolari segnali EEG a seguito dei quali i freni possono essere pre-attivati e l’erogazione della potenza della moto può essere controllata. Il sistema può funzionare dunque e da centrale di controllo volontario e involontario e di prevenzione nella guida della moto.

«Questo Premio Speciale “Startup Initiative” (Mobile & Mobility) ci permetterà di prendere parte alle sessioni di Tutoring e Business Coaching programmate da Intesa San Paolo per il nuovo anno, con la possibilità di portare l’idea innovativa all’attenzione di una platea di possibili investitori per dare concreto avvio all’attività di sviluppo industriale», spiega il tutor del team di Roma Tre, Daniele Bibbo. 

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«Siamo molto soddisfatti di questo risultato che ha consentito a un progetto di ricerca applicata, svolto da studenti e docenti di Roma Tre, di distinguersi nella Start Cup Lazio e di poter andare avanti verso la sua concreta realizzazione», ha dichiarato Chiara Tonelli, delegata del rettore per startup e imprese. «Si realizza anche così una delle missioni della nostra università: l’innovazione tecnologica e l’avvio di spin off industriali».