IL CLOUD DI DELL, EVOLUTIVO O RIVOLUZIONARIO


L’offerta della società riguarda sia le infrastrutture che i servizi

 

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Dell (www.dell.it) approda al Cloud con una sua specifica visione correlata con un’offerta in linea con una duplice visione che vede due approcci: evolutivo e rivoluzionario.

«Oggi si è creata un’enorme aspettativa da parte degli utenti sospinta da una grande possibilità di mobilità e da una sempre maggiore disponibilità di connettività – sostiene Antonio Apollonio, service sales executive di Dell -. In questo contesto il Cloud computing può giocare un ruolo chiave permettendo la fruizione di applicazioni e servizi che fino a poco tempo fa erano disponibili solo per le grandi imprese».

Dell identifica quattro modelli di computing: «Quello tradizionale client/server, la virtualizzazione, il private Cloud e il public Cloud – afferma Fabrizio Garrone, solution manager PLE di Dell -. Pensiamo che nel giro di tre-cinque anni vedremo un’evoluzione in direzione del public Cloud, ma nel frattempo la maggioranza delle società avrà già portato i propri servizi in una private Cloud».

Secondo Dell due sono gli approcci al Cloud: evolutivo o rivoluzionario. Nel primo le applicazioni tradizionali (che vengono mantenute) sono spostate nella parte Cloud attraverso un percorso di virtualizzazione. «Cioè sulle applicazioni esistenti realizziamo un’infrastruttura che opera in modalità Cloud», specifica Garrone. Mentre nel secondo approccio, quello definito rivoluzionario, si tratta di progetti che partono ex novo secondo un modello Cloud. In entrambi gli approcci Dell sposa un indirizzo basato su standard industriali, l’integrazione e l’interoperabilità.

Dell è in grado di offrire sia dei componenti per la realizzazione dell’infrastruttura Cloud, sia servizi erogati con tale modello.

Per quanto riguarda le architetture server, ricorda Garrone, Dell dispone della piattaforma PowerEdge C, «sistemi specializzati in ottica Cloud che operano in parallelo con una densità di calcolo elevata e alimentatori condivisi per più server in un unico rack». Inoltre per quanto riguarda l’approccio evolutivo c’è anche la soluzione Vstart, un rack con server, storage e connettività di rete ottimizzati per il Cloud (attualmente in due versioni – 100 e 200 macchine virtuali -, in futuro anche da 50 e 500 virtual machine. Dell fornisce anche un servizio di valutazione delle infrastrutture del cliente per capire cosa è virtualizzabile. La proposta prosegue con Dell Virtual Integrated System Architecture che consente di riutilizzare ciò che le aziende hanno in casa con un approccio Cloud. «Si riutilizzano server e storage con i sistemi operativi che vengono astratti e posizionati sullo storage, da qui si possono avviare sia normalmente sia in una macchina virtuale», spiega Garrone.

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Anche nell’approccio rivoluzionario alla base ci sono i server della serie C, con in più un’infrastruttura software e di sviluppo per le nuove applicazioni grazie a una partecipata Dell, Joyent, con cui la società ha un accordo Oem.

Infine ci sono i servizi di IT management forniti in modalità Cloud in una logica pay-per-use, che Dell ha intenzione di sviluppare notevolmente nel nostro Paese; si tratta di un’ampia offerta che comprende l’encryption dei laptop, i sistemi di backup and restore, l’email management e i servizi di sicurezza derivanti dall’acquisizione di SecureWorks.