L’IT come supporto strategico al business


La crisi economica mondiale ha segnato uno spartiacque tra le aziende che hanno saputo adattarsi ai veloci cambiamenti in corso e quelle che, adottando modelli di business meno flessibili, hanno sofferto maggiormente le difficoltà del mercato.

Con i primi segni di ripresa sono infatti emerse le differenze di approccio prevalenti nel mercato mondiale, trasversalmente ai diversi settori merceologici. Per esempio, le aziende che operano nel settore manifatturiero o nel comparto energia hanno cercato di ridurre i costi della supply chain e innovato i prodotti offerti al mercato; la grande distribuzione organizzata ha cercato di ottimizzare i canali di fornitura e le modalità di distribuzione spesso riorganizzando le proprie strutture a livello territoriale, le aziende di servizi hanno cercato di migliorare e diversificare la propria offerta tentando di raggiungere nuovi consumatori.

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Indipendentemente dal settore, però, le scelte strategiche dei Ceo hanno trovato nella tecnologia – e in particolare nell’Information Technology aziendale – uno strumento chiave per abilitarle. In altre parole, a nuovi servizi di business sono corrisposti nuovi servizi informatici.

In alcuni casi è stato proprio l’IT aziendale, attraverso la sua capacità di innovare, a consentire la creazione di nuovi modelli e strumenti di business. Per fare un esempio, è facile trovare nei piani strategici dei Ceo di grandi compagnie dell’area telecomunicazioni almeno una proposta di servizi che passa attraverso il cloud computing, attualmente il modello emergente di fornire e fruire della tecnologia. Tutto ciò semplicemente facendo leva sulle infrastrutture esistenti (autostrade telematiche, fibra ottica, reti wireless, …) e innovando il modo di fornire, utilizzare e gestire le risorse informatiche. Un’IT che ha sempre più un ruolo chiave, “business-centrico” e strategico.

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Non si tratta certo di una novità. La tecnologia non può più essere vista come una commodity. Se nella quotidianità di un Ceo troviamo espressioni come “privilegiare aspetti quali l’efficienza, il rapporto costo/benefici e l’assenza di rischi, fornire al business servizi propedeutici alla crescita”, è evidente che tali concetti trovino ormai una naturale declinazione in iniziative legate a servizi IT e a tecnologie abilitanti.

Diventa pertanto sempre più indispensabile per le aziende costruire un‘intesa tra le funzioni dell’organizzazione Sistemi informativi e quelle deputate alla gestione del business all’interno dell’azienda. A tale scopo nuovi ruoli di collegamento tra l’IT e il Ceo si stanno affacciando sullo scenario mondiale, a testimoniare la transizione verso un ruolo sempre più importante della tecnologia e dei suoi rappresentanti aziendali.

Basti pensare alla mole di informazioni essenziali gestite nel loro ciclo di vita in una grande organizzazione: sarà l’IT a doverle rendere disponibili al business aziendale in modo sicuro, veloce, fruibile e in conformità alle normative dell’industry, locali e internazionali.

In particolare il cloud computing sembra essere un punto di svolta, un modello in grado di connettere l’impresa per consentirle di promuovere l’agilità operativa. L’avvento del cloud computing sta inoltre accelerando la trasformazione del ruolo del Cio, facendogli assumere una valenza di guida più strategica finalizzata a capitalizzare sulle risorse IT per rispondere alle esigenze critiche del business aziendale. Il Cio, nell’ambito della direzione dell’impresa, andrà a scalare la catena di responsabilità e importanza verso il Ceo, comparandosi per rilievo al chief operating officer, in quanto avrà l’occasione unica di differenziarsi per capacità di sostegno e sviluppo del business e non per costi.

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Operando con un approccio da Cloud-connected enterprise, anziché basato sul data center on-premise, l’azienda potrà guardare al di fuori dei propri confini perimetrali per ricercare e promuovere risorse e servizi. In quel frangente, tutta la retorica sull’allineamento dell’IT al business diverrà irrilevante perché al giorno d’oggi, per molte organizzazioni, l’IT è già business.

Fabrizio Tittarelli, chief technology officer di CA Technologies Italia