EMC cambiare per crescere

EMC cambiare per crescere

La trasformazione dell’informatica aziendale attraverso cloud computing e big data, al centro dell’EMC Forum di Milano

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Il colosso dell’information management EMC – un quarto di secolo di presenza in Italia, dove ormai vanta 550 dipendenti – ha scelto Milano per organizzare EMC Forum 2012. «L’evento – afferma il country manager, Marco Fanizzi – ha assunto grande importanza finalmente anche in Italia». Un’intera giornata di keynote, seminari e incontri con il management e i partner di EMC (www.italy.emc.com), che ha avuto come motivo conduttore la trasformazione dell’informatica aziendale (e di conseguenza dell’intero business) mediata attraverso le due leve tecnologiche oggi dominanti: cloud computing e big data. «Siamo passati molto rapidamente – sottolinea Fanizzi – da una Internet capace di produrre in un anno qualcosa come 2 exabyte (2 milioni di terabyte) di dati, allo stesso volume di dati generati in un solo giorno».

Da specialista e costruttore di grandi sistemi di archiviazione, anche EMC ha saputo trasformarsi radicalmente in service provider capace di affiancare le aziende clienti in un processo di trasformazione fondato, appunto, su cloud computing e big data. «La nostra azione – spiega Fanizzi – si fonda su quattro pilastri. Storage e archiviazione, nel cui ambito si articolano le offerte di gestione del dato, backup e recovery. Sicurezza, che abbiamo enormemente rafforzato con l’acquisizione di Rsa. E infine, gestione documentale». 

IL MOTORE DELL’EVOLUZIONE DI EMC

Acquisizioni. Fanizzi ha citato un termine che ha connotato in modo molto marcato l’evoluzione di EMC nell’ultima decade e che si unisce a un’altra sigla fondamentale, R&D. «EMC continua a investire in R&D oltre il 12% dei suoi fatturati – e parliamo di un’azienda che ha un obiettivo di 22 miliardi di dollari di volume d’affari». Una analoga percentuale di investimento sostiene una strategia di acquisizioni molto mirate e aggressive, diretta da un ceo visionario come Joe Tucci – definito da Fanizzi – «principale motore dell’evoluzione di EMC». In apertura dell’EMC Forum di Milano sono stati presentati i risultati di una ricerca sulle strategie di crescita delle aziende italiane che ha coinvolto poco meno di 400 chief information officer (cio) e altri responsabili infrastrutturali e di analisi delle informazioni. Dalle risposte è emerso un quadro piuttosto ottimistico, nonostante il non facile momento congiunturale. Il 64% delle organizzazioni in Italia prevede di affrontare un percorso di reale trasformazione nei prossimi 12 mesi, percentuale che cresce leggermente nei casi di trasformazione delle funzioni IT. Forte anche la convinzione che cloud computing (57% delle risposte) e big data (36%) creeranno nuovi ruoli e responsabilità nei dipartimenti tecnologici nell’arco del prossimo triennio.

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Uno dei momenti più importanti del forum è stata la tavola rotonda che ha visto, insieme a Fanizzi e al presidente di EMC Italia, Michele Liberato, la partecipazione dei cio di aziende come Poste Italiane, Ferrero, Sorgenia. Tutti, in un modo o nell’altro, hanno affrontato il tema del cambiamento e di una tecnologia che consente al business di focalizzarsi ma anche di diversificare molto i propri obiettivi. «Aziende che un tempo consegnavano le lettere diventano banche e assicurazioni, banche e operatori di telecomunicazioni ampliano a dismisura la gamma dei servizi ai clienti – spiega Fanizzi». In questo scenario, EMC, anche grazie attraverso i suoi partner di canale, è in grado di affiancare le organizzazioni che cambiano. Tanto quelle che si rifocalizzano sul core business, spostando verso una miscela di cloud pubblico e privato le loro necessità informatiche – come quelle che viceversa fanno leva sulla virtualizzazione delle loro infrastrutture per attaccare nuovi mercati.

Un altro pezzo importante della competitività nasce dalla capacità di gestire volumi imponenti di dati che nascono, per esempio, dalla relazione delle aziende con il mercato, attraverso fenomeni come i social network di Internet. Dati che diventano informazione, grazie alle tecnologie. «Abbiamo capito che in Italia le storie di eccellenza non mancano – spiega Fanizzi – e proprio in un momento di crisi come questo, le aziende possono e devono crescere su scala globale, aggredendo i mercati emergenti». Si tratta di un obiettivo sicuramente alla portata della nostra economia, una volta imboccata con decisione la strada dell’innovazione tecnologica e di processo.