LA VISIONE STRATEGICA DI VERIZON BUSINESS


La divisione di Verizon Communications, un colosso con un fatturato di 108 miliardi di dollari, si concentra sulla fornitura di soluzioni It supportate

Viviamo una fase di mercato in cui l’incertezza domina la scena mondiale. Soprattutto in tempi come questi, la tecnologia Ict e i servizi rivestono un ruolo fondamentale per offrire nuove chance di successo alle aziende. Ne abbiamo parlato con uno dei protagonisti dell’Ict mondiale, Verizon Communications, un’azienda che ha un fatturato a livello worldwide vicino ai 108 miliardi di dollari e che fornisce soluzioni e servizi It attraverso una divisione specializzata, Verizon Business (www.verizonbusiness.com/it). Data Manager ha intervistato Joseph Crawford, executive director It solutions, product management and development di Verizon Business. «Il mercato It è molto dinamico e ci sono un paio di trend che vediamo dipanarsi in questo momento. Le innovazioni si succedono a ritmo continuo e le aziende cercano di adattarsi, in un business che diventa sempre più globale e con le aspettative dei clienti che cambiano. Sta accadendo una “consumerizzazione” del business nel modo in cui le persone interagiscono tra loro nella vita di tutti i giorni e nel corso del loro lavoro. Per esempio, le applicazioni di social media, come Facebook, dove la gente carica le foto personali, e le applicazioni on demand».

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È per questo che Verizon Business sta introducendo un nuovo concetto di servizio: Everything-as-a-Service. «Attualmente Verizon è in grado di proporre molti servizi, come networking, sicurezza, servizi di co-location e altri, in modo tradizionale. Oggi offriamo anche Computing-as-a-Service, che consente alle aziende di fornire e “consumare” risorse di elaborazione in modalità sicura. Per usufruire di questo servizio, la prima cosa che deve fare un utente è creare un firewall, diversamente non può accedervi. Dopo questo, devono inserire risorse nel loro ambiente di calcolo, come server, storage e via dicendo; tutto ciò in modo molto economico, secondo il modello utility: possono spegnere un elemento o massimizzarlo quanto vogliono, e pagano in base a quello che consumano realmente».

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Virtualizzazione

«Praticamente tutti, oggi, parlano di virtualizzazione – prosegue Crawford -. Nel nostro ambiente, noi offriamo server fisici, senza alcun software di virtualizzazione, perché molti clienti oggi vogliono un server dedicato, sia per motivi normativi sia di sicurezza sia di fruizione del servizio». L’ambiente Verizon, creato con in mente un’azienda qualsiasi, anche di livello enterprise, ha avuto un enorme successo con le Pmi, sia in India che in Asia-Pacifico che negli Stati Uniti. «Il motivo è che le Pmi di livello più elevato vogliono accedere a firewall Cisco, a server, a sistemi di storage o a software HP che controllino l’ambiente di calcolo». Si tratta di componenti normalmente inarrivabili per una azienda di piccole o medie dimensioni. «Con Verizon Business, invece, una Pmi che sigla un contratto si connette a un Portale, dove ha accesso a firewall Cisco, a un sistema Cisco di load balancing, può effettuare il setup di un server HP, con software Microsoft Sql, Red Hat Linux, Suse Linux, storage di alto livello. In altre parole, ha accesso a un’infrastruttura di livello enterprise». Un altro punto di differenziazione di Verizon è la sicurezza, potendo offrire soluzioni Cybertrust, società acquisita qualche anno fa. «Quando Verizon Business ha costruito il proprio ambiente per fornire servizi ai clienti, ha chiesto la collaborazione di tecnici Cybertrust, per implementare il miglior livello di sicurezza possibile».

Evoluzioni

Quanto descritto fino a qui fa parte dell’offerta Computing-as-a-Service, lanciata da Verizon circa un anno fa. «Poi abbiamo deciso di evolvere a Everything-as-a-Service, per cui stiamo approntando un ambiente dove un cliente può accedere a un sito Web, che gli fornisce informazioni sui servizi Verizon e la possibilità di acquistarli: tutto, da risorse di calcolo a security», chiarisce Crawford, che conclude: «L’ambiente che mettiamo a disposizione dei clienti è basato su sistemi fisici sicuri, che saranno dislocati in tutto il mondo: sono già a Washington, Singapore, Hong Kong, India, saranno a Londra, in California, in Australia a Canberra e tra poco anche in Europa. Presto annunceremo altre novità, a partire da partnership eccellenti, che rafforzeranno la nostra offerta in tutto il mondo».

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