HDS CRESCE IN ITALIA E ANCHE IN EUROPA

Dario Pardi, EMEA vice president Global Markets e presidente di HDS ItaliaIn controtendenza rispetto a molti importanti operatori del mercato IT, la società giapponese gode di ottima salute e in Italia mostra un +19%, nettamente superiore alla media europea

 

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La chiusura dell’anno fiscale 2012 di Hitachi Data Systems (www.hds.com/it) terminato lo scorso 31 marzo, è coincisa con la nuova struttura europea, nell’ambito della quale, grazie anche agli ottimi risultati conseguiti, cresce e si amplia il ruolo di Dario Pardi, nominato EMEA vice president Global Markets e presidente di HDS Italia, al quale l’azienda ha chiesto di coordinare tutte le attività delle funzioni europee orientate al business e di creare valore aggiunto integrando l’offerta complessiva di Hitachi con quella di Hitachi Data Systems.

«A livello europeo – spiega Pardi – abbiamo realizzato complessivamente un incremento di fatturato pari al 9%. Solo la Spagna ha mostrato segni di cedimento, ma l’anno precedente avevamo fatto vendite eccezionali non ripetibili. Avendo mercati già molto sviluppati, UK, Francia e Germania sono cresciute poco sotto alla media, in un clima dove invece si sta facendo attualmente sentire la recessione».

Nella nuova posizione, a Pardi risponderanno i team internazionali relativi ad aree strategiche e innovative, quali Emerging Global Accounts e Vertical Markets, Business Development & Consulting, Global Desk e UCP Solutions.

«Tralasciando alcune realtà, di dimensioni limitate oppure con situazioni molto peculiari – spiega Pardi – mi ha dato particolare soddisfazione il risultato che abbiamo ottenuto in Italia, che si attesta su una crescita pari al 19%, in un settore che vede invece una contrazione complessiva di circa il 10%. Ciò è frutto di una rivisitazione delle nostre politiche commerciali, che dopo la fase sperimentale sul territorio nazionale, sarà estesa a tutta l’Europa».

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Pardi non ha mancato di sottolineare il fattivo impegno in questo senso di Walter Simonelli, nominato direttore generale di HDS Italia, che sta sviluppando le operazioni di “g-localizzazione”, con il contributo di alcuni partner, con investimenti su tutta la rete distributiva.

«I dati strutturati continuano a crescere negli archivi – dice Simonelli – ma quelli non strutturati crescono ancora più velocemente. Fenomeni come big data, virtualizzazione, cloud e social network sono sotto gli occhi di tutti. Per cogliere queste opportunità, abbiamo investito sul territorio, rafforzando la collaborazione con i canali indiretti, anche semplici agenti con ottima preparazione, invece di privilegiare solo le grandi trattative».

Così facendo, HDS Italia può valorizzare le proprie vendite, offrendo soluzioni complete nei mercati finanza, telecomunicazioni ed energia, ma anche in quello medicale e nella pubblica amministrazione, dove alle componenti hardware si affiancano le competenze tecnologiche, commerciali e di consulenza specialistica settoriale, capillarmente presenti sul territorio.

«In questo periodo di stretta creditizia – conclude Pardi – molti non credono che la media dei nostri pagamenti sia di soli 119 giorni. Probabilmente è frutto anche del buon lavoro che facciamo. Il rammarico è invece determinato dal non essere ancora riuscito a localizzare in Italia investimenti anche produttivi. I giapponesi sarebbero disponibili, ma fino ad ora è stato impossibile a causa di una serie di difficoltà burocratiche, amministrative e fiscali, che non ci fanno onore all’estero».