Una crescita costante e continua caratterizza la società specializzata nell’integrazione dei dati
Informatica (www.informatica.com/it), fornitore indipendente di software e servizi di integrazione dei dati, continua ad attraversare un periodo di costante crescita nel mercato. «Negli ultimi 5 anni abbiamo avuto a livello worldwide un incremento costante del 20% anno su anno e abbiamo più che raddoppiato il fatturato che ora è giunto a 650 milioni di dollari – afferma Fredi Agolli, country manager di Informatica Software Italia -. Anche nel 2010, anno difficile, siamo cresciuti della medesima percentuale. In Italia, in particolare, il balzo nello scorso anno è stato davvero importante, circa del 154%, e già nel 2009 il risultato era stato un +47%».
A livello mondiale Informatica può contare su 4mila clienti spalmati su tutte le industry, «l’unica discriminante – precisa Agolli – è il volume di dati in loro possesso. I settori più ricettivi sono comunque il finance, la sanità e il farmaceutico».
La diffusa necessità di soluzioni per l’integrazione dei dati è suffragata dai risultati di una ricerca Dynamic Markets realizzata presso grandi aziende tedesche, francesi e inglesi che hanno evidenziato una situazione piuttosto sconfortante per quanto riguarda la gestione complessiva del patrimonio dei dati aziendali. Il 75% dei responsabili IT intervistati (la metà del campione totale, completato da figure di business) ha affermato che il 25% delle applicazioni presenti nei sistemi informativi aziendali, e i dati relativi, non è mai stato utilizzato negli ultimi tre anni. Inoltre oltre un terzo delle imprese consentono a tutti i dipendenti l’accesso ai dati sia in lettura che in modifica; infine il 40% sottolinea l’eterogeneità e l’incompatibilità dei differenti database presenti in azienda e la stragrande maggioranza di chi opera nel marketing non reputa affidabili i dati che utilizza.
Il problema principale, secondo Agolli, è comunque dovuto al fatto che ancora oggi la gran parte delle aziende a livello mondiale, così come in Italia, risolve i problemi di integrazione ricorrendo allo sviluppo custom per realizzare integrazioni punto a punto, convinte che questo faccia risparmiare: «Ma è una pia illusione, perché il costo delle soluzioni custom cresce con il tempo quando aumenta il peso della loro manutenzione». In più con la diffusione del Cloud computing la complessità è destinata a crescere, poiché l’esigenza di integrazione applicativa si allargherà alle soluzioni fuori dal perimetro dell’IT aziendale.
La richiesta del mercato, sottolinea il country manager di Informatica, è sull’Ilm (Information Lifecycle Management) e l’Mdm (Master Data Management – la gestione dei dati non transazionali) e per quanto riguarda l’Italia «ci attendiamo molto dall’Ilm nel 2011. Informatica – aggiunge – si distingue dalla concorrenza perché ha applicazioni non invasive e siamo gli unici a fare gestione dei dati multi dominio con l’Mdm».
Oggi nel nostro Paese il numero di clienti di Informatica «è tra i 30 e i 50 in settori differenti, dal pubblico al retail alle banche e assicurazioni. Prevediamo – aggiunge Agolli – di triplicare la struttura italiana in due anni, con una crescita della struttura commerciale di pre e post vendita».
La società opera attraverso partner di alto livello «come HP, CSC, Accenture a livello mondiale, e in particolare in Italia con società tipo Reply e Visiant. Noi forniamo le licenze software, i partner il delivery».
«Accenture tra l’altro ha realizzato un centro di competenza sui nostri prodotti nel nostro Paese che serve anche le altre country», ha sottolineato il country manager che ha concluso con una nota di ottimismo sul futuro: «In Italia manterremo un trend di crescita più elevato della corporation».
