L’anima hi-tech di Expo 2015

Expo Milano 2015 è il più importante evento culturale internazionale sul tema della nutrizione e richiamerà l’attenzione di tutto il mondo su alcune sfide decisive per il destino del Pianeta. Una sfida anche per l’ICT 

 

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Matteo Veneziani, direttore dei Sistemi Informativi di Expo 2015Dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, Milano ospiterà l’Esposizione Universale. Il tema attorno al quale si svilupperà la manifestazione è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.  In un mondo in cui oltre un miliardo di persone soffre di fame o al contrario di obesità, e che nel 2050 sarà abitato da nove miliardi di individui – i problemi legati all’alimentazione si impongono con urgenza. Expo Milano 2015 affronterà il tema dal punto di vista economico, scientifico, culturale e sociale, chiamando a raccolta intelligenze e competenze da tutto il mondo. Ne abbiamo parlato con Matteo Veneziani, direttore dei Sistemi Informativi di Expo 2015.

 

Data Manager: Qual è il contesto dell’Expo 2015?

Matteo Veneziani: Attraverso le interpretazioni del tema che i Paesi partecipanti daranno nei propri padiglioni, l’Esposizione Universale si pone l’obiettivo di indicare le linee guida per assicurare il diritto a un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti, di garantire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della filiera agroalimentare e di salvaguardare la consapevolezza del gusto e della tradizione alimentare. L’Expo del 2015 non sarà solo una piattaforma di dibattito, ma anche un importante banco di prova per il settore dell’innovazione. L’area di 1,1 milioni di metri quadrati, lungo l’asse di Rho-Fiera e Malpensa, su cui sorgeranno i Paesi (a oggi, Expo Milano 2015 è a quota 120 adesioni ufficiali) diventerà una Digital Smart City, un quartiere all’avanguardia nell’uso dell’energia e della tecnologia, modello per le città del futuro. Gli oltre 20 milioni di visitatori attesi potranno vivere un’esperienza unica, grazie alle migliaia di appuntamenti ed eventi che animeranno i sei mesi della manifestazione, fuori e dentro il sito espositivo.

Come sono organizzati i sistemi informativi e quali sono i servizi che devono garantire?

La direzione dei Sistemi Informativi di Expo 2015 è inserita all’interno della direzione generale Technologies and Technical Services ed è responsabile della progettazione, sviluppo e gestione della infrastruttura e degli applicativi a supporto dei processi aziendali. La realizzazione delle soluzioni di Smart City e la Cyber Expo sono affidate a due altre funzioni aziendali della stessa direzione generale. Il ruolo dell’ICT di Expo è fondamentalmente concentrato sulla governance, sul project management, sul demand management e sulla gestione dei rapporti con fornitori e partner. Le attività più operative e di delivery sono affidate ai partner e ai fornitori.

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Come sono state gestite le gare di outsourcing ICT?

Expo Milano 2015 sceglie i propri partner attraverso lo svolgimento di procedure a evidenza pubblica, applicando la disciplina prevista dall’art. 26 del codice dei contratti pubblici. In particolare, i principi comunitari e nazionali in materia di tutela della concorrenza sono rispettati grazie alla previa pubblicazione degli atti della procedura selettiva e comparativa di affidamento sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, sui principali quotidiani nazionali e sul sito internet di Expo 2015 (www.expo2015.org). Expo 2015, inoltre, affida le partnership ai soggetti che ottengono il miglior punteggio tecnico ed economico assegnato loro da apposite commissioni aggiudicatrici che hanno il compito di valutare la sussistenza e la consistenza dei requisiti richiesti dalla documentazione di gara pubblicata.

Ad oggi, qual è lo stato dell’arte?

Attualmente, oltre a garantire gli strumenti di lavoro (pc, fonia fissa e mobile, connettività) abbiamo già realizzato il sistema ERP, il sistema protocollo di legalità e gestione cantiere, la piattaforma per la gestione dei rapporti con i Paesi partecipanti, la business intelligence e altri sistemi a supporto (intranet aziendale, sistema documentale). Con riferimento ai sistemi “enterprise”, con il 2013 completeremo gli sviluppi previsti nella enterprise architecture. Inoltre, svilupperemo la service delivery platform, sulla quale sarà possibile “innestare” tutti i servizi a valore aggiunto che sviluppiamo per i visitatori. 

Quali sono le difficoltà operative in un contesto così particolare come quello di un grande evento?

Sul fronte dei sistemi informativi siamo partiti da un foglio bianco e questa è una grande occasione. Possiamo permetterci di disegnare le migliori soluzioni informatiche possibili, senza la preoccupazione di dover salvaguardare investimenti passati. Ma abbiamo un vincolo che intendiamo tradurre in opportunità: il 31 ottobre 2015, l’Esposizione Universale finirà e larga parte dei sistemi sviluppati non sarà più necessaria. Per questo, stiamo valutando con i nostri partner e sponsor le tecnologie che trasformeranno gli investimenti in servizi, ad esempio il cloud computing, in particolare il Software as a Service, e tutto quello che ci permetterà una fruizione a tempo delle soluzioni necessarie a Expo. Inoltre, stiamo sviluppando best practices che possano essere replicate in altri ambiti, non solo della pubblica amministrazione: la Digital Smart City sarà un modello per le città del futuro e la soluzione informatica a supporto del Protocollo di Legalità firmato con la Prefettura di Milano potrà essere adottata da altri soggetti in circostanze differenti. Vogliamo costruire una legacy di soluzioni, di servizi, di tecnologie che Expo Milano 2015 lascerà ai propri stakeholder e a tutti noi.

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Quali saranno le tecnologie protagoniste dell’Expo?

Per un anno intero, Expo 2015 sarà una “città nella città” che farà di Milano un esempio sulla scena mondiale delle potenzialità tecnologiche nel costruire le comunità del futuro. L’infrastruttura prevede reti IP di nuova generazione, una capillare infrastruttura Wi-Fi a larghissima banda e la copertura radiomobile 4G. Sensori di varia natura permetteranno di localizzare le persone, di indirizzarle verso la meta prescelta e servirle. La raccolta e la gestione di dati di questi sistemi complessi avverranno nel centro operativo del sito espositivo: qui saranno elaborati e incrociati in tempo reale tantissimi dati per fornire una “situation awareness” molto chiara, in modo da poter reagire tempestivamente in caso di necessità e garantire la sicurezza. Utilizzeremo il meglio che la tecnologia può offrire sul tema dei big data, delle real time analytics e delle predictive analytics. Forniremo ai nostri visitatori un biglietto elettronico intelligente che permetterà anche di definire il profilo dei visitatori. In questo modo, ogni visitatore potrà personalizzare il proprio itinerario e avere a disposizione strumenti informativi capaci di adeguarsi ai propri interessi e personalità. Inoltre, grazie a meccanismi di predictive analysis, queste informazioni consentiranno di risolvere il problema delle code. All’Esposizione universale del 2010 a Shanghai i cinesi hanno fatto sei/otto ore di coda per entrare in un padiglione: nel 2015 a Milano non è pensabile. 

Da addetto ai lavori come vede l’evoluzione del ruolo del CIO?

La leadership del CIO sui temi tecnologici è minacciata da fenomeni quali la “consumerizzazione” della tecnologia (che genera utenti più “consapevoli”) e il cloud computing, che mette a disposizione del business “servizi” prima garantiti da soluzioni tecnologiche interne. Il CIO deve difendere la sua leadership sui temi tecnologici fornendo la propria “consulenza” al business anche in fase di adozione di servizi in outsourcing, facendo leva sull’esigenza di garantire l’integrazione di tali servizi con i sistemi aziendali. In questo ruolo, il CIO deve quindi continuare ad avere competenza e aggiornamento sulle tecnologie, ma deve anche essere in grado di supportare il business nell’individuazione di soluzioni non necessariamente “in house”, avendo solide conoscenze dei processi di business e competenze economico-finanziare per la progettazione dei business case. 

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Matteo Veneziani STORY

Matteo Veneziani, bergamasco, classe 1966. Si laurea in Ingegneria Elettronica, indirizzo Sistemi Informativi e Gestionali, nel 1991 e inizia a lavorare in Andersen Consulting (ora Accenture). Nel 1994, entra in Olivetti per occuparsi di organizzazione, processi e sistemi informativi nell’ambito della direzione amministrativa di Gruppo. Nel 1996, diventa assistente dell’amministratore delegato di FIV Bianchi, azienda leader nella produzione di biciclette (Gruppo Piaggio). Dal 2000 al 2003, è in Bain, Cuneo e Associati (ora Bain & Co. Italia) e nel 2003 entra in AEM, dove progetta, realizza e gestisce il Centro Servizi Amministrativi di Gruppo. Dal 2006 al 2009, è direttore Sistemi Informativi del Gruppo Lombardini (temporary manager). A fine 2009, entra in Expo 2015 dove attualmente ricopre il ruolo di direttore dei Sistemi Informativi. È membro dell’Advisory Board di CIONet Italia, la maggiore community di CIO a livello europeo. Nel 2012, ha ricevuto il premio CIO Strategy Driven (CIONet Italia Award 2012) e nel 2013 è candidato al premio European CIO of the Year 2013.