L’ERP clinico di IEO Forte come la “pietra”

Mettere al centro le informazioni del paziente, grazie alla tecnologia Microsoft per la realizzazione di un ERP clinico e di un ambiente big data. Il progetto Stone rappresenta un’iniziativa di avanguardia nello scenario sanitario nazionale

di Paolo Veronese

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Claudio Franzoni, IEOIEO –  centro di eccellenza nell’ambito della sanità italiana, cui fanno riferimento l’Istituto Europeo di Oncologia e il Centro cardiologico Monzino, rispettivamente operativi nei settori oncologico e cardiovascolare – ha avviato un progetto di ristrutturazione che prevede l’integrazione e la centralizzazione delle risorse informatiche dei due istituti in un unico sistema informativo. Al centro del progetto la realizzazione di un ERP clinico e la conseguente razionalizzazione dell’organizzazione IT. «Obiettivo ultimo – afferma Claudio Franzoni, chief information officer di IEO –  è arrivare ad avere una dimensione univoca dell’information technology del Gruppo. 

Il progetto, denominato Stone, vede nell’ERP il punto di convergenza di tutti i dati e informazioni cliniche, rappresentando un’iniziativa di avanguardia nello scenario sanitario nazionale. «Siamo i primi – dice Franzoni – a lavorare in una prospettiva di effettiva integrazione delle informazioni cliniche attraverso un’applicazione di tipo ERP convergente».

La ristrutturazione in corso trae inoltre vantaggio dagli investimenti pregressi in servizi VoIp e comunicazioni unificate realizzate presso l’Istituto Oncologico ed estese successivamente alle stesse strutture del Centro Cardiologico. Realizzato su tecnologia Microsoft (SharePoint e Microsoft Communicator) l’ambiente collaborativo consente all’intero gruppo lo scambio di informazioni e dati clinici in una logica di condivisione trasparente e sicura della conoscenza e dei documenti, degli standard e delle procedure utilizzate. Il progetto Stone porterà a compimento una vera e propria integrazione e razionalizzazione dei due ambienti software che complessivamente fanno riferimento a 207 applicazioni e 56 diversi fornitori. «L’idea – spiega Franzoni – è quella di ottenere una convergenza clinica, così come si è compiuta la convergenza sulla parte amministrativa, grazie all’esistenza, comune ai due centri, della piattaforma SAP».

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Il Gruppo ha deciso di fondare il nuovo progetto di informatizzazione clinica, facendo leva sulle tecnologie Microsoft, avvalendosi di BizTalk come motore di application integration e .Net come ambiente di sviluppo. «Significa – dice Franzoni – trasformare due set applicativi con architetture diverse in un’unica piattaforma convergente ispirata a una logica di processo comune ai due Istituti».

«Siamo entusiasti di collaborare con IEO, afferma Paolo Valcher, direttore del mercato Sanità di Microsoft Italia, poiché si tratta di un vero e proprio pioniere nel mercato italiano della sanità che ha deciso di puntare sull’innovazione per ottimizzare i processi interni, generando valore per il paziente. Dopo aver adottato soluzioni di comunicazione integrata che hanno abilitato forme avanzate di collaborazione anche in mobilità tra il personale, riducendo i costi di comunicazione e migliorando la qualità del servizio al cittadino, IEO è andata oltre, in una logica di innovazione a 360 gradi che mira a una piattaforma integrata tra i due istituti focalizzata sul paziente».

«La fase di selezione della soluzione applicativa su cui implementare il nuovo ERP clinico non è stata semplice – spiega Paolo Zilioli, direttore sviluppo business application di IEO. Si doveva decidere se intraprendere un percorso di customizzazione di un ERP industriale, piuttosto che seguire un percorso di sviluppo interno partendo dal nucleo applicativo in essere costituito dal framework della cartella clinica. Alla fine, fatte le debite considerazioni, si è deciso di favorire l’estensione funzionale del framework. L’alternativa, quella della customizzazione di un ERP tradizionale, implicava un eguale se non superiore lavoro di personalizzazione e un cambiamento dell’ambiente server e middleware di integrazione, valutato da noi controproducente perché metteva in discussione investimenti pregressi e skill consolidate».

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L’ERP clinico permetterà allo IEO di trattare tutti i dati che possono fare riferimento alla cartella clinica in modo tale che i contenuti del sistema possano essere interfacciati con la Regione, il Servizio Sanitario Nazionale e tutti i sistemi dipartimentali, come il laboratorio di analisi, la radiologia e la cardiologia.

«Un ambiente di questo tipo consentirà di gestire in modo efficiente il processo di cura del paziente» – afferma Franzoni. «Il sistema informativo è plasmato su una logica che mette al centro il paziente e il suo iter sanitario consentendo che tutte le informazioni generate dai processi possano essere raccolte in forma univoca all’interno di un singolo ambiente applicativo».

«Una volta a regime, il sistema potrà generare informazioni che verranno memorizzate su un repository big» – racconta Zilioli (IEO). Quest’ultimo punto rappresenta un ulteriore e importante passaggio del Progetto Stone, costituito dalla possibilità di sfruttare le informazioni cliniche trattate dalll’ERP per alimentare una piattaforma big data. «La ricerca potrà prelevare le info dal DW in tempo reale e utilizzarle, in conformità alle normative sulla privacy, perché possano essere incrociate con dati di provenienza eterogenea. Sarà possibile fare analisi statistiche evidenziando importanti correlazioni tra molteplici dati clinici». In questo modo, la piattaforma big data permetterà di rendere disponibili, alla ricerca genetica e molecolare, informazioni che oggi sono disperse su vari sistemi differenti. «In definitiva – dice Franzoni – l’ERP clinico crea le premesse per avere il dato in digitale e renderlo disponibile agli enti di competenza sanitari e alla ricerca. Non solo, ma una volta realizzato il portale del paziente, questi stessi dati potranno essere disponibili online. Quest’ultimo passaggio è condizionato fortemente da ragioni di sicurezza che riguardano la normativa sulla privacy».

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Grazie alla tecnologia Microsoft per la realizzazione di un ERP clinico e di un data warehouse clinico realizzato in collaborazione con i partner Microsoft locali, «IEO non solo potrà dare effettivamente vita alla cartella clinica elettronica, ma potrà – afferma Paolo Valcher (Microsoft) – anche cogliere le opportunità insite nell’elaborazione dei big data a vantaggio della ricerca. E una volta consolidato l’ambiente applicativo e le tecnologie sottostanti, e messa a punto la piattaforma DW in ottica big data – aggiunge Zilioli (IEO) – si potrà accedere ai dati clinici sia da una cloud privata sia da una cloud pubblica».

Ulteriore sviluppo previsto dal progetto, nell’ambito delle applicazioni, è il Patient Relationship Management, un CRM sanitario che permetterà di ottimizzare l’offerta di servizi clinici avanzati, di prevenzione di ordine cardiologico e oncologico, sia nei confronti dei singoli pazienti, sia nei confronti delle aziende. «Le attività di Patient Relationship Management che si innestano su questa piattaforma, facendo leva sull’integrazione del CRM e della UCC di Microsoft, valorizzerà ulteriormente il servizio al paziente. Quello di IEO – conclude Paolo Valcher – rappresenta un caso ricco di risvolti strategici e particolarmente attuale che dovrebbe ispirare moltissime realtà della pubblica amministrazione italiana, anche perché IEO ha mostrato il coraggio di investire per innovare e ne guadagnerà in poco tempo in efficienza e in riduzione dei costi».