Marco Vitale, un salto di civiltà

«Il tema del lavoro non può essere lasciato al fronte degli esperti o sedicenti tali». Parola di Marco Vitale, economista, docente e consulente, tra le voci più indipendenti dell’economia sociale d’impresa e tra i pochi ad aver previsto i pericoli di un capitalismo orientato solo al profitto alla vigilia della crisi del 2008. «Il lavoro è un tema che ci deve coinvolgere tutti. Dobbiamo fare un salto di civiltà in questa materia come in altre. E il salto di civiltà lo fanno le persone, non lo fanno gli esperti. Abbiamo bisogno di uscire allo scoperto, di dire che ci troviamo in un Paese in cui molte componenti del sindacato sono preistoriche nel modo di pensare, ma anche molti imprenditori sono arcaici, basta vedere come si sono comportati nella vicenda Ilva per vedere la pochezza della nostra classe dirigente, cioè di noi stessi. Dobbiamo uscire da questo retrobottega e guardare oltre per costruire un sistema che favorisca e non ostacoli la creazione del lavoro, che aiuti il Paese a recupere competitività, che aiuti a trasformare i luoghi di lavoro in luoghi di convivenza civile, e solidarietà sociale». 

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