Microstrategy, oltre la “mobile wave”


Business Intelligence sempre più mobile, al Microstrategy World 2012, con la versione 9.3 della piattaforma di casa, con applicazioni per Apple e Android, il rafforzamento di Visual Insight e del presidio nel Cloud con tre diversi servizi: Personal, Platform ed Express

Amsterdam – Metà luglio insolitamente poco estiva, anche per la latitudine. Qui la bella stagione non dura a lungo. Centinaia di persone nel centro congressi di Amsterdam convenute per Microstrategy World 2012, la user conference degli utenti della società specializzata in Business Intelligence. Il keynote di Michael Saylor, presidente e Ceo di Microstrategy (www.microstrategy.it) non ha deluso le attese, grazie anche a una quattro giorni piuttosto nutrita, con più di 80 sessioni parallele, organizzate dalla società e dai suoi partner, che hanno visto la testimonianza di numerosi clienti soddisfatti. Fresco autore del saggio intitolato appunto “The Mobile Wave”, Mike Saylor ha subito catapultato l’audience nel clima giusto, spiegando come ci si trovi «all’inizio di una nuova era di trasformazione: se l’ultima ondata è stata quella di Internet, oggi siamo dominati da tutto ciò che è mobile. I numeri non lasciano spazio a dubbi. Entro il 2015, nel mondo ci saranno cinque miliardi di smartphone, mentre un’analoga quantità di iPad circolerà, da qui a dieci anni». Saylor ha insistito molto sull’idea delle applicazioni software mobili destinate a sostituire presto tutti gli oggetti cui siamo abituati, come i documenti, i soldi, le stesse chiavi. Tornando sul terreno più consueto della Business Intelligence (BI) – secondo Saylor – bisogna distinguere tra l’era pre-mobile e quella attuale: lo spartiacque è l’uscita sul mercato dell’iPhone 3GS. «A metà 2009, ho iniziato a pensare che la BI doveva migrare dal Web al mondo mobile – racconta Saylor –  e così, nel luglio 2010, abbiamo lanciato la prima applicazione ad hoc. L’innovazione non è solo nella modalità di fruizione, ma è molto più sostanziale, in quanto avere la BI sullo smartphone o ancora meglio sul tablet permette una vera interattività con i dati, bypassando gli analisti e risparmiando anche un sacco di carta». La vera chiave del successo della BI in mobilità è la disponibilità di strumenti di uso immediato come l’iPad, che «sono già operativi e non chiedono, ogni volta, di aspettare i minuti necessari a fare log-in a Windows». Microstrategy ha potenziato le funzionalità mobili della sua Business Intelligence, con applicazioni specifiche per i dispositivi basati sui sistemi operativi Apple e Android.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Leggi anche:  Dati di valore, SAS Viya come motore del business

MICROSTRATEGY 9.3: POTENZA E SEMPLICITÀ D’USO

Gli annunci di Microstrategy World si sono concentrati anche sul lato della gestione dei Big Data, delle applicazioni analitiche avanzate e dei servizi Cloud. Su tutti, ha tenuto banco la presentazione di Microstrategy 9.3, consistente in un importante aggiornamento della piattaforma di BI al centro dell’offerta della società. Tra le novità più rilevanti della nuova versione, c’è il rafforzamento di Visual Insight, l’ambiente di visualizzazione dei dati in chiave business, con nuove mappe e diagrammi di interrelazione, oltre a una usabilità migliorata. Alcune funzioni di Microstrategy 9.3 aumentano la capacità di costruirsi cruscotti direzionali, senza che sia necessario l’intervento delle persone IT aziendali, proseguendo nella strategia della società, volta a rendere sempre più semplice l’uso della BI in azienda, pur conservandone la massima efficacia ai fini di business. Rientra in questo spirito anche l’altra novità della nuova versione e cioè la possibilità di utilizzare Hadoop per i Big Data: la gestione di grandi volumi di dati anche non strutturati, può avvenire con un collegamento trasparente in ambiente Hadoop di diverse distribuzioni, come Apache, Cloudera e Hortonworks oppure via Cloud, con Amazon EMR. Sempre nell’ottica della massima semplificazione, le query Hadoop possono essere eseguite senza utilizzare codifiche particolari. Ma non solo: in aggiunta alle sue 300 funzioni analitiche, Microstrategy 9.3 può utilizzare gli oltre cinquemila modelli del progetto open source “R” (il linguaggio statistico oggi più diffuso), che vengono importati ed eseguiti come funzioni analitiche standard. Infine, nella nuova versione è incluso Microstrategy System Manager, che automatizza i compiti connessi alla gestione di un ecosistema di BI, in modo da avere maggiore disponibilità e costi minori. Un’altra delle novità di Amsterdam va a rafforzare il presidio nel Cloud. Microstrategy Cloud Express è, infatti, una soluzione BI di tipo SaaS, che aggiunge un ulteriore livello di servizio all’offerta Microstrategy Cloud, lanciata nel 2011 e che oggi dispone di tre diversi servizi: Personal, Platform ed Express. Microstrategy Wisdom Professional, invece, punta verso gli onnipresenti social network: si tratta di un’applicazione progettata per analizzare le informazioni estraibili da Facebook e ottenere conoscenze approfondite in termini di preferenze di consumo o di trend generali. Microstrategy ha assicurato che l’analisi avverrebbe in forma anonima e riguarderebbe i dati dei circa 12 milioni di iscritti che hanno espresso il consenso all’utilizzo dei dati (“opt-in”), ma le implicazioni sulla tutela della privacy rimangono da valutare con attenzione, soprattutto in Europa.

Leggi anche:  La piattaforma MarTech di SAS si integra con l'IA generativa