HP accelera sull’offerta networking


Autunno caldo per la società, che all’Interop di New York rinnova la sfida al mercato delle tecnologie di rete, ampliando ulteriormente la gamma FlexNetwork con soluzioni focalizzate su virtualizzazione, Cloud computing, multimedia e mondo mobile

 

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

New York – Tra un ribaltone manageriale e l’altro, condito con qualche annuncio di dismissione forse rientrato, HP (www.hp.com/it) dispensa anche certezze. Lo si è visto all’edizione newyorkese di Interop, lo show dedicato alle tecnologie di rete, dove il colosso di Palo Alto è sbarcato in forze, per rilanciare ulteriormente la sua presenza sul mercato del networking. Il tutto sapientemente orchestrato da Bethany Mayer, volitiva manager con oltre 25 anni di esperienza nell’ICT, investita ufficialmente della carica di senior vice president e general manager della business unit Networking di HP proprio alla vigilia dell’evento newyorkese, dopo averla guidata ad interim per quattro mesi. E proprio nella Grande Mela, nell’evocativa cornice del Warwick Hotel, storica costruzione dei ruggenti anni Venti da sempre preferita dalle star hollywoodiane e televisive, la nuova numero uno del networking targato HP ha incontrato la stampa internazionale, snocciolando scenari di mercato favorevoli e illustrando in dettaglio la nuova offerta FlexNetwork.

 

FlexNetwork rimane in casa HP

Con Data Manager, in una conversazione in esclusiva per la stampa italiana, ha anche tenuto a sottolineare con veemenza il carattere di “total nonsense” dell’ipotesi, ventilata a settembre 2011 da Forrester Research, circa una dismissione del settore networking. Va anche detto che l’idea era stata espressa dall’analista Andre Kindness in un suo blog personale (http://blogs.forrester.com/andre_kindness/11-09-07-prediction_hp_cuts_loose_their_networking_hardware_and_transforms_into_a_true_networking_alternativ), per di più nei giorni successivi all’annuncio della decisione di HP di andare allo spin off della sua divisione Pc, poi stoppato come noto dal dimissionamento di Leo Apotheker. Ma senza dubbio la potenza di fuoco schierata all’Interop di New York ai primi di ottobre ha costituito la migliore smentita per le varie Cassandre che volevano una HP concentrarsi sempre di più solamente su software e servizi per le aziende, possibilmente di grandi dimensioni. Magari gettando alle ortiche anche gli investimenti nell’ambito networking, dove l’acquisizione di 3Com non è stata che una tappa in un percorso evolutivo che è culminato nel maggio 2011 con l’annuncio della nuova architettura FlexNetwork, l’ecosistema completo di HP per le reti aziendali di data center, con un occhio di riguardo per virtualizzazione e Cloud computing.

Leggi anche:  Perché le PMI dovrebbero investire nella gestione della rete nel cloud

 

Novità di rilievo

A New York, HP è andata oltre, ampliando l’offerta FlexNetwork con nuove proposte hardware e software mirate al Cloud computing, alla migrazione verso il networking a 10 Gigabit Ethernet e soprattutto alla connessione alla rete aziendale dei sempre più onnipresenti dispositivi mobili, leggi smartphone e tablet. Anche perché, nelle parole di Bethany Mayer, «il settore networking è rimasto statico per un bel po’: le progettazioni delle reti sono rimaste più o meno le stesse dei primi anni 90, forse perché ci si affidava di norma a un singolo vendor». Il rischio è che le architetture conosciute finora non funzionino più con l’esplosione dei dati che c’è stata e che ci sarà ancora: «Tra un paio d’anni, nel 2014, secondo Gartner ci sarà un incremento dell’80% nel traffico di rete tra i server di data center, ma soprattutto il 90% delle imprese supporterà le applicazioni aziendali sui dispositivi mobili», ha sottolineato Bethany Mayer, spiegando che «le soluzioni legacy di networking non riusciranno a tenere questo ritmo, e i nostri investimenti nelle nuove tecnologie di networking, con l’offerta FlexNetwork, sono focalizzate proprio verso il superamento delle limitazioni del mondo legacy, e hanno anche lo scopo fondamentale di agevolare l’adozione con successo di tutti i nuovi paradigmi: Cloud computing, mondo mobile e IPv6, solo per fare alcuni esempi». Tra i nuovi prodotti visti a New York, in un Jacob Javits Convention Center sempre più in rifacimento, le vedette erano senza dubbio lo switch top of rack HP 5900, con una densità strabiliante di 48 porte a 10 Gb Ethernet, e la versione potenziata dello switch core HP 12500. Entrambi possono disporre della nuova tecnologia IRF, Intelligent Resilient Framework, che permette di realizzare cluster per avere la massima scalabilità e resilienza, eliminando l’aggregation layer e semplificando la struttura complessiva della rete.

Leggi anche:  OVHcloud lancia il Carbon Calculator