Il Cloud di Microsoft verso le Pmi

Vieri Chiti, direttore della divisione Office, commenta una ricerca sul rapporto tra la piccola e media impresa italiana e i servizi “sulla nuvola”

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Una recente indagine svolta per conto di Microsoft (www.microsoft.com/italy) sul Cloud e le Pmi italiane ha messo in evidenza alcuni aspetti che abbiamo voluto commentare insieme a Vieri Chiti, direttore della divisione Office di Microsoft Italia.

Cinque sono gli aspetti che più ci hanno colpito di questa ricerca: una discreta percentuale di Pmi (19%) prevede di investire in nuove tecnologie o infrastrutture nei prossimi mesi. Il 71% è d’accordo sul fatto che la tecnologia informatica giochi un ruolo fondamentale nell’aiutare le Pmi a superare l’attuale crisi economica. Circa sei intervistati su dieci (60%) utilizzano una qualche forma di Cloud computing, di cui il 40% utilizza soluzioni Cloud per l’azienda. Il 40% di coloro che hanno risposto ritiene che il settore IT non stia spiegando nel modo migliore i vantaggi che il Cloud computing potrebbe apportare alla propria azienda. Riguardo alla sicurezza, il 52% è preoccupato del fatto che i servizi Cloud non siano comprovati e che quindi siano troppo rischiosi e il 36% è assolutamente d’accordo che “i dati non siano sicuri nella Cloud”.

«Le aziende hanno un atteggiamento ambivalente rispetto alle tecnologie – commenta Vieri Chiti -: la maggior parte sono consapevoli che offrono vantaggio competitivo e sono essenziali per il successo aziendale, poi quanto questo si traduca in pratica non corrisponde a una relazione 1:1. È comunque importante che i decisori aziendali abbiano chiaro che l’investimento in tecnologia ha un ritorno in efficacia ed efficienza».

«Riguardo a quello che fanno, o non fanno, i fornitori per spiegare i vantaggi del Cloud – prosegue il manager di Microsoft -, ritengo sia un’osservazione corretta da tenere in considerazione. Per esempio abbiamo sviluppato la strategia di posizionamento e comunicazione di Office 365 proprio focalizzandoci sui bisogni di chi lo utilizza. Abbiamo indirizzato il messaggio a entità professionali illustrando come il Cloud computing  rappresentasse la risoluzione delle problematiche tipiche delle loro professioni, mentre per le aziende abbiamo lavorato sugli scenari B2B, evidenziando i benefici, come per esempio l’accesso in mobilità alle informazioni, l’indipendenza dal luogo fisico di lavoro, i risparmi sui costi di trasferta (video conferenza)».

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L’altro dato interessante, secondo Vieri Chiti, è che la maggioranza di aziende utilizza già servizi Cloud. «Interessante perché il modo di utilizzare la tecnologia come servizio è già presente nelle aziende almeno come percezione (si tratta in genere della posta elettronica)».

«Inoltre – sottolinea – la sicurezza rappresenta un elemento di attenzione per la maggior parte delle aziende e lo è anche per noi. Deve essere spiegato in maniera corretta. I livelli di sicurezza che noi garantiamo a chi si affida ai nostri data center (in tema di continuità e alta affidabilità del servizio) sono livelli che una società non può permettersi se non spendendo una quantità di denaro eccessiva e, infatti, non sono presenti nella stragrande maggioranza delle aziende. L’altro aspetto che noi garantiamo è il concetto della privacy. Al momento siamo l’unica azienda che offre i servizi Cloud conformi alle leggi della Comunità europea in materia di privacy. Per i clienti che lo richiedono diamo anche visibilità di dove si trova il dato (luogo, server e disco), da chi e come viene trattato».

Qual è il servizio Cloud che “apre le porte” delle Pmi? «Nel 50% dei casi si entra con l’offerta della posta elettronica, prima di tutto perché c’è un ritorno sulla gestione dei costi molto visibile, gli altri due servizi, che vanno in parallelo, sono la comunicazione (che incide sui costi delle trasferte, e anche le aziende del settore pubblico iniziano a essere interessate) e la collaborazione/condivisione dei documenti».

Con l’arrivo della nuova versione di Office 365, spiega Chiti, ci sarà un ampliamento delle funzionalità nelle diverse soluzioni che già Microsoft propone, soprattutto nell’ambito della condivisione delle informazioni allargandola al social enterprise, mentre in ambito comunicazione sarà inserito il servizio Skype. «Per quanto riguarda, infine, Dynamics – aggiunge e conclude Vieri Chiti – esiste già l’offerta Dynamics CRM in modalità Cloud e, tra breve, ci sarà anche l’Erp. E poi non bisogna scordare la piattaforma Azure su cui costruire soluzioni Cloud. Per noi la Cloud è un elemento strategico e stiamo scommettendo molto su queste offerte».

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