Stulz, condizionamento di precisione


La società specialista nel cooling sostiene che l’ottimizzazione del data center passa anche attraverso il mantenimento di condizioni climatiche ottimali


 


La parola d’ordine oggi è una sola: incrementare l’efficienza dei data center con un occhio di riguardo alla salvaguardia dell’ambiente. Molti sono i fattori che possono contribuire al raggiungimento di questi obiettivi; uno dei più importanti, spesso sottovalutato, è rappresentato dal mantenimento costante di condizioni climatiche ottimali. Questa incombenza è affidata ai condizionatori di precisione (Precision air conditioning, Pac), che hanno il compito di controllare e mantenere all’interno di una ristretta banda di tolleranza – rispetto al valore nominale impostato – temperatura e umidità. I condizionatori di precisione, quindi, sono apparati di precisione in grado di raffreddare, riscaldare, umidificare e deumidificare correttamente le infrastrutture in cui vengono installati. Uno dei protagonisti di questo mercato è la tedesca Stulz (www.stulz.it), un Gruppo privato che ha il proprio quartier generale ad Amburgo ed è presente in oltre 100 Paesi del mondo. Sbarcata in Italia nel 2001 in seguito all’acquisizione di Cosmotec, nel 2009 la società ha registrato un giro d’affari di circa 700 milioni di euro, 30 dei quali generati nel nostro Paese.


Il compito di illustrare i punti di forza di un Gruppo in rapida espansione, come testimonia, tra l’altro, l’apertura lo scorso anno di due nuove filiali in Sudafrica e Nuova Zelanda, spetta a Marcello Chiozza, direttore della business unit IT cooling, nonché division manager della filiale italiana. «Stulz – dice – continua a credere nella specializzazione: ognuno deve focalizzarsi su quello che sa fare meglio, mantenendo il focus sul proprio core business. Alcuni nostri competitor hanno fatto scelte diverse, ampliando la propria offerta, ma noi siamo convinti che la ricerca dell’eccellenza vada esattamente nella direzione opposta. Preferiamo mantenere la nostra indipendenza e presentarci al mercato in partnership con alleati che la pensano come noi e propongono tecnologie best-of-breed complementari alle nostre piuttosto che correre il rischio di abbassare il livello qualitativo che da sempre contraddistingue i nostri prodotti e i nostri servizi».

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Missione energia


I data centre sono operativi 365 giorni l’anno; installati negli spazi ristretti dei rack, i server concentrano una potenza di calcolo in continua crescita su superfici sempre più ridotte. La quasi totalità di tale potenza viene convertita in calore. I condizionatori di precisione contribuiscono ad aumentare l’affidabilità di tutta l’infrastruttura, convogliando verso l’esterno il calore prodotto dalle apparecchiature. Per il loro funzionamento, tuttavia, anche i condizionatori richiedono una rilevante quantità di energia elettrica, che, nella peggiore delle ipotesi, supera la metà dei consumi totali del data center. Non stupisce quindi che, in un momento in cui i costi dell’energia elettrica continuano a lievitare mentre cresce la sensibilità nei confronti di uno sviluppo sostenibile, i produttori di condizionatori di precisione abbiano cominciato a investire nella progettazione e realizzazione di soluzioni “green”.


Stulz, nel suo ruolo di specialista del settore, è stata tra i primi, per esempio, a credere nella tecnologia del freecooling che sfrutta anche l’aria fredda esterna per il raffreddamento indiretto del data center. Per fare in modo che l’aria fredda raggiunga i punti necessari, un attento studio della distribuzione dell’aria che tenga in considerazione la configurazione dei rack è fondamentale: nelle soluzioni Stulz corridoi caldi e freddi, pavimenti sopraelevati e pannelli di copertura convogliano con precisione l’aria fredda verso le macchine. Sono stati messi a punto anche sistemi particolarmente interessanti dal punto di vista del rapporto prezzo/prestazioni che prevedono circuiti d’aria chiusi, in cui il calore smaltito dai rack di server è inviato direttamente all’impianto di climatizzazione in un sistema di tipo closed loop.


«Flessibili, personalizzabili e silenziose, le soluzioni freecooling danno davvero una mano all’ambiente, consentendo di ridurre in maniera consistente i consumi di energia elettrica», sottolinea Chiozza, che prosegue: «Circa un anno fa abbiamo fatto un ulteriore passo avanti, brevettando un nuovo sistema che abbiamo battezzato Dynamic Free Cooling (DFC). Si tratta di un sistema che combina il raffreddamento del compressore e il freecooling in quattro stadi. Alle basse temperature esterne, il DFC sfrutta l’intera capacità di raffreddamento del freecooling indiretto, mentre il condizionamento a espansione diretta (compressore e ventilatori) a elevato consumo energetico si attiva solo quando è assolutamente necessario». In pratica il sistema DFC di Stulz seleziona in automatico la modalità che consente il maggiore risparmio energetico, controlla la velocità dei ventilatori dell’impianto di climatizzazione e del drycooler, regola la posizione delle valvole, ottimizza il funzionamento delle pompe di circolazione, assicura un controllo di alta precisione di temperatura e umidità all’interno della sala, provvedendo anche a ripartire nel modo migliore il carico su tutte le unità, incluse quelle di riserva.

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«Questa tecnologia – assicura Chiozza – ha dato ottima prova di sé, oltre che in territori con clima continentale, anche in Paesi caldi quali la Turchia, l’Egitto, il Sudafrica, la Spagna e, naturalmente, l’Italia. Stabilizzare l’ambiente dei data center, del resto, non contribuisce solo a ridurre i consumi energetici, ma aiuta anche a mantenere le macchine in perfetta efficienza, diminuendo gli interventi di manutenzione a allungando il ciclo di vita di tutta l’infrastruttura». Tematiche a cui le grandi organizzazioni hanno sempre prestato attenzione, come testimonia il fatto che Stulz annovera tra i propri clienti, tra l’altro, carrier del calibro di Telecom Italia e Vodafone, ma che oggi suscitano l’interesse anche della Pubblica amministrazione e delle imprese di medie dimensioni.


«Le aziende che capiscono l’importanza di una corretta climatizzazione dei data center sono sempre di più – assicura infatti Chiozza -; oltre tutto stiamo vivendo un momento particolare, in cui l’obsolescenza raggiunta da molti sistemi nati 10-15 anni fa è arrivato al livello di guardia. Quando si decide di intervenire per migliorare i livelli di performance e l’efficienza del data center non è possibile ignorare le condizioni ambientali, visto che una corretta climatizzazione consente di ridurre anche del 60% i consumi di energia».


Naturalmente i sistemi di condizionamento di precisione proposti da Stulz non vengono installati solo nei data center. Un settore in forte crescita, per esempio, è quello degli impianti fotovoltaici che sono composti, oltre che dai pannelli solari che tutti conosciamo, da trasformatori che hanno il compito di convertire l’energia solare in energia elettrica, macchine che scaldano molto e che, di conseguenza, hanno bisogno di condizionatori di precisione. «I nostri impianti di precisione – conclude Chiozza – rappresentano la scelta ideale in ogni situazione in cui il mantenimento di condizioni climatiche costanti e controllate è fondamentale. L’esperienza e la competenza che ci contraddistinguono ci consentono di mettere a disposizione del mercato soluzioni in grado di dare risposte mirate a qualunque tipo di esigenza seguendo un progetto in ogni sua fase, dallo studio all’installazione sino al supporto post vendita, garantito da un servizio di assistenza efficace e puntuale».

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