NUANCE: IL FUTURO È NELLA VOCE


Si apre un nuovo capitolo nell’affascinante storia dell’interazione uomo-macchina   

Per riuscire a superare in un trimestre il fatturato complessivo realizzato nel corso dell’anno precedente bisogna avere a disposizione tecnologie rivoluzionarie oppure manager estremamente dinamici e motivati. Nel caso di Nuance (www.nuance.com), società che nel primo trimestre 2011 – per quanto riguarda le divisioni Enterprise e Mobility – ha ottenuto proprio questo risultato, sono vere entrambe le cose. La tecnologia in questione è quella vocale e di imaging, mentre il manager è Agostino Bertoldi, nominato ai vertici del sales team Emea della società con la carica di vice president per il Sud Europa alla fine del 2010.

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«Il futuro dell’automazione è nella voce – assicura Bertoldi, che vanta un’esperienza ventennale nei settori delle telecomunicazioni e delle applicazioni software maturata in aziende del calibro di AT&T, Lucent Technologies, Delco, Mitel e, più di recente, Genesys Telecommunications e Alcatel-Lucent -; l’interazione uomo-macchina manuale, basata sulla digitazione di testo tramite tastiera, ha ormai espresso tutto il suo potenziale. Per incrementare realmente la produttività e l’efficienza dei sistemi informativi è arrivato il momento di fare un salto di qualità e di utilizzare le immagini e, soprattutto, la voce, visto che oggi i sistemi di riconoscimento vocale hanno raggiunto livelli di affidabilità estremamente elevati».

«Ormai – prosegue Bertoldi – è possibile creare, condividere e utilizzare documenti “parlando” con i sistemi informativi, una modalità che sta diffondendosi molto rapidamente, soprattutto all’estero, e che presenta  molti vantaggi, a cominciare dalla riduzione dei costi accompagnata da un incremento della produttività e dell’efficienza, che si traducono in una maggiore soddisfazione dei clienti».

Compito di Bertoldi è quello di convincere anche il mercato italiano che oggi l’interazione vocale uomo-macchina, soprattutto se realizzata con tecnologie fortemente innovative come quelle di Nuance, non è più un’ipotesi da fantascienza, ma una realtà consolidata, utilizzata, ad esempio, da 350mila medici in 3mila strutture sanitarie sparse per il mondo.

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La voce, una sicurezza

«Tra i mercati più promettenti vi è sicuramente quello della mobility – prosegue Bertoldi -; dettare verbalmente le istruzioni al proprio smartphone o al navigatore satellitare o a qualsiasi altro device mobile non solo fa risparmiare tempo, ma garantisce anche livelli di sicurezza più elevati, perché il riconoscimento vocale, anche se pochi lo sanno, è uno degli strumenti di sicurezza biometrica più efficaci». Non a caso Nuance sta investendo molto in questa direzione, favorendo anche il coinvolgimento degli sviluppatori, anello fondamentale nella catena del valore. Alla fine di gennaio, per esempio, ha reso disponibile il toolkit Sdk di Dragon Mobile per iOs e Android: grazie al nuovo Nuance Mobile Developer Program, gli sviluppatori, quindi, possono accedere in modo semplice, veloce e gratuito (per 90 giorni) alle funzionalità di dettatura e ricerca delle applicazioni Dragon Dictation e Dragon Search, nonché alle applicazioni Nuance Vocalizer text-to-speech. In pratica il programma consente di integrare wrappers prepacchettizzati e widgets finalizzati al riconoscimento vocale nelle applicazioni in fase di sviluppo, attraverso un sito Web accessibile in modalità self service.

 

La ricerca

Oltre a supportare la community degli sviluppatori, naturalmente, Nuance continua a investire in ricerca e sviluppo, come testimonia, per esempio, il lancio di Nuance FlexT9 al Mobile World Congress 2011: si tratta di una soluzione che unisce la tecnologia e le caratteristiche di Dragon Dictation, T9 Trace, T9 Write e XT9 per consentire agli utenti di Android di scegliere la modalità più comoda per comunicare (dettare, scrivere, digitare o utilizzare la tecnologia a tocco continuo). Senza dimenticare, infine, la crescita per linee esterne, che potrebbe portare, nel prossimo futuro, a nuove acquisizioni nei Paesi in cui l’azienda è presente. Italia inclusa. 

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