Il Crowdsourcing secondo Reply


La community Starbytes: oltre 21mila iscritti, più di 117mila proposte e trecento progetti. Il modello di innovazione aperta per favorire la crescita delle imprese italiane e recuperare competitività

Si chiama Starbytes (www.starbytes.it), la piattaforma di crowdsourcing di Reply (www.reply.eu), presentata alla quarta edizione di “Reply Xchange” (Milano, Centro Convegni dell’Università Bocconi il 10 luglio), con la partecipazione eccezionale di Jeff Howe, che nel 2006 coniò il termine crowdsourcing. Oggi, quella definizione deve essere rivista, ma il concetto rappresenta una base importante per lo sviluppo di un nuovo modello di business, di organizzazione aziendale e market place. Per Jeff Howe, innovazione significa «mettere insieme ciò che è necessario con ciò che è possibile». E in questa prospettiva il crowdsourcing è più di una teoria. «Il vero potere del crowdsourcing è la possibilità di aggregare la capacità di problem solving delle persone. Non contano le definizioni. Contano la creatività e la voglia di avere successo. Insieme alla conoscenza, cresce la voglia di fare del mondo un posto migliore». Il crowdsourcing (da “crowd”, folla – e “outsourcing”, esternalizzare una parte delle proprie attività) rappresenta una grande opportunità per molte aziende, e non solo per quelle che si trovano agli inizi e non dispongono di molti fondi. «Il crowdsourcing è oggetto di critiche, ma anche di evidenti vantaggi. Molti individui all’interno della “crowd” traggono importanti benefici dalla loro partecipazione a progetti di crowdsourcing».

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L’INNOVAZONE APERTA DI STARBYTES

La soluzione mette a disposizione delle imprese italiane un nuovo strumento per sviluppare progetti, prodotti digitali e servizi. Nato come servizio di lavoro online riservato al network Reply, Starbytes vanta, in Italia, una community certificata di oltre 21mila esperti creativi, Web designer, copywriter (starbyters), oltre a professionisti del mondo ICT e delle tecnologie digitali. La community “crowd” ha elaborato più di 117mila proposte e realizzato concretamente oltre trecento progetti. L’offerta di Reply è dedicata sia alle grandi aziende, sia alle PMI. Sul sito Starbytes, dopo la registrazione, ogni azienda può pubblicare la propria richiesta, con tutti i dettagli utili alla realizzazione, funzionalità operative, obiettivi di comunicazione e budget. Le aziende hanno la possibilità di visualizzare – direttamente online – le offerte realizzate dagli starbyters, selezionare quelle maggiormente in linea con le richieste e le proprie aspettative e assegnarne, infine, la realizzazione. Per le aziende di grandi dimensioni, Reply dedica il servizio “Club Starbytes”, che permette di utilizzare la piattaforma Starbytes come “abilitatore” tecnologico del crowdsourcing, personalizzando immagine e funzionalità, con il supporto di Reply per la gestione dell’iniziativa, dalla progettazione alla manutenzione del servizio. «Trasparenza, garanzia ed efficienza fanno di Starbytes un luogo ideale per la collaborazione tra professionisti e aziende italiani» – ha dichiarato Filippo Rizzante, executive partner e CTO di Reply. «Il nostro obiettivo è duplice. Da un lato, renderemo Starbytes sempre più un luogo, dove stabilire collaborazioni a lungo termine – dall’altro – vogliamo dare alle imprese italiane un canale innovativo per ritrovare competitività e voglia di sviluppare nuovi servizi e nuove idee».

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