CEO SUITE – Il futuro in 3D

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3D: uno degli argomenti più caldi del momento. Un fenomeno che è probabilmente riconducibile anche all’enorme successo di pubblico che la terza dimensione ha avuto al cinema.

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Di fatto il 3D non è certo una novità: ricordiamo che i primi “esperimenti” risalgono alla fine dell’800. Senza dimenticare, poi, che le nostre giornate sono vissute in un contesto tridimensionale e che, perciò, questa dimensione mancava solo al cinema e nel salotto di casa. Certo è che la qualità che il 3D è in grado di esprimere oggi non è certo paragonabile a ciò a cui eravamo abituati con i vecchi occhialini bi-colore.

Grazie all’alta definizione e alle innovazioni tecnologiche, oggi siamo di fronte a un nuovo linguaggio cinematografico, a un nuovo modo di fruire delle immagini. Siano esse film (per esempio Avatar, Alice e altri), riprese sportive dal vivo, documentari o giochi. 3D significa essere veramente immersi nell’azione di una partita di calcio o in un mondo subacqueo tra fondali e animali marini o in una gara di macchine con la console: è veramente un intrattenimento incredibilmente reale ed entusiasmante!

Perché ci si appassioni al 3D, è necessario creare questo mercato partendo proprio dai contenuti, che rappresentano – come sempre – la chiave di volta per convincere e convincersi di fronte alle nuove tecnologie.

Per questo per esempio Sony Pictures, negli Stati Uniti, ha creato un 3D technology centre, dove l’expertise in campo tridimensionale viene condivisa e resa alla portata di chiunque voglia misurarsi con questo nuovo modo di riprendere ciò che ci circonda.

C’è tutto un mondo che gravita attorno al 3D che vediamo al cinema e che presto potremo vedere anche seduti nei salotti di casa. Dalle telecamere professionali per le riprese stereoscopiche, alle regie mobili, ai proiettori cinematografici per finire con i Tv, i lettori blu-ray da casa e la PlayStation 3, che sarà presto aggiornabile per giocare e vedere film in 3D. E, nel caso specifico di Sony, questo stesso mondo si allargherà presto anche al digital imaging consumer e ai Pc.

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Tutte le aziende del settore stanno lavorando per garantire a professionisti e consumatori di poter godere a pieno di questa innovazione entusiasmante. Per quanto riguarda Sony, l’impegno della società si esplicita in tutti i campi del 3D, con investimenti importanti in termini di ricerca e sviluppo che partono dal settore professionale per arrivare a portare le stesse innovazioni in ambito consumer.

Certo è che ormai ci siamo: basti pensare che quest’anno avremo i primi Mondiali registrati e trasmessi – in alcuni Paesi – in 3D. Grazie agli accordi raggiunti con Fifa, 25 partite saranno registrate con camere Sony e poi trasmesse negli Stati Uniti, in Corea, Giappone e Spagna. E non è detto che presto non si aggiungano emittenti anche in altri Paesi.

Vero è che, senza l’avvento dell’alta definizione in ambiente consumer, tutto questo non sarebbe stato possibile. Infatti, i Tv che presto avremo in salotto visualizzeranno le immagini in Full Hd 3D, e quindi con quella qualità che permetterà di eliminare i fastidi provati in passato con immagini non altrettanto definite.

In termini di business, possiamo ipotizzare che, a tendere, il fatturato globale generato dal 3D sarà decisamente interessante. Il segmento è destinato infatti ad avere un peso rilevante in ambito sia professionale che consumer, per non parlare del settore cinematografico, musicale o broadcast. Da questa estate, poi, sono in arrivo anche i Tv 3D, perciò si aprirà una nuova era anche per l’intrattenimento domestico. Il 3D ha veramente tutti gli elementi per rappresentare un’innovazione dirompente, anche grazie alla creazione di contenuti sempre più entusiasmanti per l’intera famiglia.

 

Gildas Pelliet, presidente e amministratore delegato di Sony Italia

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