Ceo suite – Il ruolo strategico della tecnologia

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Massimo Pizzocri, amministratore delegato di Epson Italia

L’Europa deve confrontarsi oggi con Paesi che hanno costi di produzione molto contenuti. Per mantenere un’adeguata competitività nei settori chiave deve quindi puntare a una maggiore integrazione tra tecnologia e processi aziendali.

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Il ruolo della tecnologia si gioca perciò necessariamente su più fronti con benefici che potrebbero aumentare in modo esponenziale rispetto all’investimento.

La tecnologia ha innanzi tutto un ruolo importante nel ridurre le distanze fra le persone. Questo ha senza dubbio un forte impatto sotto il profilo personale, ma lo ha anche sul piano lavorativo, soprattutto oggi che si lavora sempre di più in team e spesso con colleghi che sono all’estero. Una piattaforma come Internet, le videoconferenze e software sempre più sofisticati ci permettono di avere un dialogo continuo con clienti, fornitori, collaboratori ovunque essi siano dislocati.

Ma la tecnologia agisce anche in maniera più profonda: direttamente sulla struttura dell’azienda quando permette di ridisegnare i processi e ripensarli in modo da rendere l’azienda più duttile ed efficace.

Per questo credo che oggi l’It possa assumere una rilevanza sempre più critica perché in alcuni casi può contribuire in maniera significativa alla creazione del reddito d’impresa, concorrendo alla creazione di nuove modalità di comunicazione e di collaborazione.
Di conseguenza, l’ottica di realizzazione e di gestione dell’It deve essere rivista in termini sempre più di opportunità, considerando come obiettivo primario il supporto nel processo decisionale invece dell’attività operativa – o, ancor meglio – integrando la seconda nel primo.

Una gestione dell’It centrata sul business può fornire la visibilità e il controllo necessari per monitorare efficacemente se gli investimenti fatti siano in grado di generare il valore atteso dal business. L’obiettivo è prendere decisioni migliori e più informate.

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Negli ultimi anni ci si è concentrati all’interno delle aziende soprattutto sui sistemi di Erp che sono ormai diffusi, e abbiamo visto qualche caso di successo nell’ambito del Crm e del data mining, ma la strada è ancora lunga.

Credo tuttavia che la nuova sfida per le imprese nei prossimi anni sarà quella di dotarsi di un sistema It capace di una sempre più efficace gestione sia del dato, che, anche, del documento che lo ha generato. In questo senso sarà strategico il document management.

C’è oggi un sovraffollamento di dati, spesso presenti su diversi media, e sempre più è necessario gestire informazioni complesse per prendere decisioni corrette.

Avere un sistema che rende disponibile, accessibile ed elaborabile il dato (e il documento che lo ha generato) può rappresentare per l’azienda un significativo vantaggio competitivo.

In questo nuovo scenario, le caratteristiche principali che vengono richieste all’infrastruttura hardware per il document management sono soprattutto la versatilità in termini di acquisizione dei contenuti che possono risiedere su media molto diversi fra loro, l’immediatezza e la semplicità d’utilizzo anche per chi è meno esperto e, infine, l’integrazione ergonomica nella postazione di lavoro, con una chiara dipendenza dall’organizzazione e dalla disponibilità di spazi all’interno dell’ufficio. A questo si aggiunge il software che rappresenta l’intelligenza del sistema.

C’è un unico rischio in tutto questo. Quello di attribuire alla tecnologia un ruolo più importante di quello che ha: la tecnologia è la piattaforma per la soluzione, quasi mai rappresenta la soluzione.