EXPO MILANO 2015


L’ITALIA COMPETE CON SE STESSA PER LA SCELTA DEL NUOVO LOGO

 

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Re Giorgio è già al lavoro per scegliere il nuovo logo ufficiale dell’Esposizione Universale di Milano 2015 tra gli oltre 700 progetti proposti dai giovani studenti delle scuole di design e architettura. Ad aiutare Giorgio Armani nel suo ruolo istituzionale di presidente del comitato incaricato della selezione, un board di alto livello con la partecipazione di nomi storici del design, dell’architettura e della comunicazione italiana (Pierluigi Cerri, Italo Lupi, Marco Pogliani) e di nuove leve di riconosciuto talento (Luisa Bocchietto, Marco Piazza, Daniela Piscitelli). A completare il tavolo di esperti, contribuiscono: il semiologo, Ugo Volli, Gillo Dorfles, altro eclettico spirito triestino che ha segnato la storia dell’arte italiana, Giuseppe Sala, direttore generale di Expo 2015 Spa e Andrée Ruth Shammah, l’anima del Franco Parenti e punto di riferimento culturale di Milano. I lavori si concluderanno con la classifica delle migliori dieci proposte. Da aprile, i due primi classificati saranno sottoposti a consultazione popolare sul sito www.expo2015.org. Ma il nuovo logo sarà in grado di competere con il celebre uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, simbolo mondiale dell’umanità che si colloca al centro delle dinamiche del Pianeta? Molti erano abituati ad associare l’Expo proprio con quell’immagine, che ha accompagnato tutte le fasi della candidatura di Milano 2015, fino a oggi. Perché sarà quello il vero termine di paragone. Del resto, nessuno ricorda più il logo verde di Shanghai 2010 e neppure la sua mascotte “Haibao”. Stessa sorte è toccata – per fortuna – anche a “Morizo e Kiccoro” di Aichi 2005. Resta invece nella memoria l’immagine di Milano 1906, che celebrava l’apertura del traforo transalpino del Sempione.

Leggi anche:  Gruppo Retelit perfeziona l’acquisizione di BT Enìa