FINALMENTE LIBERE


«Signore si nasce o si diventa»?

Si può essere d’accordo con Simone de Beauvoir, ma non si può nascondere che i segni della corsa in salita e del tempo che passa sono come medaglie. Tacchi alti e pantaloni, smartphone e spazzola nella borsa, su e giù da un taxi per raggiungere l’aeroporto o ai loro posti di comando, trucco perfetto e capelli in ordine fuori e dentro l’impresa: un esercito di “donne nuove” ha dato vita a una rivoluzione silenziosa. Per alcune l’alleato migliore è la tecnologia del silicio, per altre quella del silicone, in tutti i casi, queste donne «sono finalmente libere di essere veramente se stesse». Parola di Antonio Mancinelli che nel suo ultimo libro (“Finalmente libere”, Sperling & Kupfer) racconta più di 50 donne «over 45» mettendo in luce segreti, paure e gioie inattese della maturità. Attrici, sportive, imprenditrici, politiche, economiste, filosofe, neuroscienziate si interrogano sul ruolo della donna guardandosi allo specchio. Antonio Mancinelli, caporedattore attualità di Marie Claire, tratteggia con la sua penna elegante un ritratto collettivo tutto al femminile. Il conflitto di interesse, però, salta subito agli occhi: Perché le donne dovrebbero riconoscersi? «Perché le donne sono tutte eroine». E i colleghi uomini forse dovrebbero accettare il cambiamento come occasione di crescita. 

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Tra le 45 ragioni per affrontare i 45 anni (e oltre) con molto ottimismo c’è anche il consiglio di vivere la “tecnosaggezza”: «Dopo aver vissuto in pieno la prima rivoluzione digitale, il bello di non avere più 20 anni è essere molto meno suscettibili alla logica tribale. Mentre tutti sono online a discutere su cosa fare, le donne finalmente sono libere di fare qualsiasi cosa».

Leggi anche:  Open Hub Med: sostenibilità per servizi ottimizzati