Inail la governance dell’innovazione organizzativa


«Le persone rappresentano il valore aggiunto e la differenza in un processo di cambiamento»

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Inail, Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (www.inail.it), è un Ente Pubblico non economico a carattere nazionale con personalità giuridica e gestione autonoma, vigilato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dal ministero dell’Economia e Finanze e dal ministero della Salute.
L’Istituto ha il compito di gestire l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e fornisce informazione, assistenza e consulenza per la piena attuazione della normativa in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Con Stefano Tomasini, direttore centrale dei Servizi Informativi e Telecomunicazioni, abbiamo discusso il ruolo dell’IT.

Data Manager: Qual è il contesto in cui opera l’Inail?

Tomasini: L’Inail dimensionalmente conta circa 12mila dipendenti e si configura come il polo della salute e sicurezza, avendo incorporato i due enti Ipsema e Ispesl nella seconda metà del 2010. Queste acquisizioni hanno comportato una riorganizzazione e un riposizionamento dell’Istituto con conseguente complessità organizzativa da gestire essendo realtà nuove e completamente diverse.

Abbiamo una struttura centrale organizzata in nove direzioni a cui riportano le direzioni territoriali che hanno una capillarità regionale e provinciale. Gli ambiti di interesse sono diversi: dalla prevenzione alle prestazioni per gli infortunati fi no alla copertura assicurativa che da sempre ci contraddistingue.

L’area IT rappresenta una componente strategica, essa si è sviluppata molto negli ultimi trent’anni e oggi copre gran parte delle nostre procedure, in particolare con riferimento alla struttura territoriale. La recente riorganizzazione legata alle ultime acquisizioni vede come perno la tecnologia, la direzione dei Sistemi informativi e TLC si trova a svolgere un ruolo diverso rispetto al passato e fondamentale sarà la capacità di rinnovarsi.

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Erogando servizi ai cittadini, la complessità è legata alla grande mole di dati?

Lo scenario in cui ci muoviamo vede come nostra utenza primaria: le aziende, le associazioni di categoria e i patronati che offrono servizi di consulenza. Non abbiamo, a differenza per esempio dell’Inps, rapporto diretto con il singolo cittadino, ciò vuol dire meno utenti, ma con servizi da erogare maggiori in termini di qualità e specializzazione. In questo scenario è importante la capacità d’integrazione con gli altri attori del settore.

Oggi ci troviamo in una fase di svolta perché l’informatica fi no a ora è stata vissuta in maniera molto diretta e operativa, ora invece bisogna privilegiare alcuni ambiti legati alla governance dell’IT. Questo è lo scenario in cui nei prossimi anni ci troveremo a operare con cambiamento anche in termini di professionalità presenti all’interno dell’Ente e con la necessità di scoprire e presidiare ruoli che, fino a ora, non gestivamo avendo un focus sulle operations.

Focus sulla governance vuol dire solo garantire il servizio o si riesce anche a guidare l’innovazione?

Oggi questo non è un must richiesto alla nostra struttura, personalmente invece ritengo che l’IT debba dare un contributo non solo sotto il profilo dell’innovazione tecnologica, ma anche riguardo all’innovazione del servizio. Fino a oggi ciò non è stato, ma le cose stanno cambiando ed è importante il contributo che possiamo dare in termini di razionalizzazione del servizio, considerando che stiamo vivendo un periodo storico in cui le risorse economiche si riducono. L’IT deve fare da traino in questo processo affiancando le altre strutture.

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STEFANO TOMASINI STORY

Stefano Tomasini, laureato in Economia e Commercio a Roma, dopo un periodo presso uno studio di Commercialisti e presso società del gruppo IRI/Italsiel, nel 1989 viene assunto come funzionario presso la Ragioneria Generale dello Stato. Nel 2000, dopo un periodo come dirigente ispettore dell’Inail, torna presso la Ragioneria Generale dello Stato occupandosi di analisi economico-statistica. Nel 2005 è direttore generale del personale della Ragioneria Generale dello Stato e nel 2009 direttore del sistema informativo della fiscalità, ministero dell’Economia e delle Finanze. Dall’ottobre 2011 ha l’incarico di direttore centrale dei Servizi Informativi e Telecomunicazioni dell’Inail.

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