Umanesimo imprenditoriale

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Protagonisti del cambiamento

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La “Piccola biblioteca” di Inaz si arricchisce di nuove riflessioni sui temi caldi che guidano l’evoluzione dell’impresa nel contesto economico attuale.

Nel volume Impresa, responsabilità imprenditoriale e flessibilità del lavoro, l’economista Marco Vitale – contro i fanatici del Pil – scuote l’intelligenza produttiva di manager e imprenditori, mettendo al centro del dibattito la persona, come fulcro della crescita economica e partendo da una provocazione: «Ben venga la crisi, se è l’unica medicina per raddrizzare le gambe storte». Per superare il dualismo del mercato del lavoro sono necessarie riforme coraggiose e condivise. In questa prospettiva, l’imprenditorialità deve essere un’attività sovversiva per mettere in discussione schemi obsoleti e introdurre nuovi modelli di sviluppo. Riflettere sulla responsabilità sociale d’impresa significa riflettere sui principi di valore che devono ispirare l’azione nelle relazioni industriali, nel dibattito sulla legislazione del lavoro, sull’occupazione e sulle pari opportunità. «Se lo sforzo per uscire dalle difficoltà del momento economico richiede l’utilizzo di tutte le risorse, l’Italia parte, però, con un piede frenato», fa notare, Linda Gilli, cavaliere del lavoro e presidente di Inaz. In Italia, infatti, il livello di occupazione femminile è largamente inferiore a quello degli altri Paesi Ue. Per superare questo gap culturale e contribuire in maniera concreta alla modernizzazione del Paese, è nato il Progetto Famiglia-Lavoro, già in fase di sperimentazione avanzata nell’azienda milanese. Il progetto prevede misure concrete per conciliare carriera e famiglia, dualismo che le donne sono chiamate a comporre sulla loro pelle. «Le imprese – sottolinea Linda Gilli – non possono permettersi di rinunciare al talento delle donne».

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