Symantec al fianco delle Pmi

Alzare la soglia di attenzione negli ambienti Cloud, mobili e virtualizzati

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Durante il primo semestre dell’anno fiscale 2012, Symantec (www.symantec.com/it) ha registrato una crescita complessiva del 6%, più che soddisfacente in un periodo non certo facile come quello attuale. «Evidentemente – commenta Marco Riboli, vice president e general manager Symantec Emea Mediterranean Region – stiamo facendo le scelte giuste. La decisione di focalizzarci maggiormente sulle piccole e medie imprese presa lo scorso anno, per esempio, si è rivelata vincente: nel primo semestre 2012 nel segmento dell’endpoint protection indirizzata al segmento small (da 10 a 100 postazioni) siamo cresciuti dell’11%. Questo significa che la necessità di dotarsi di soluzioni di sicurezza robuste in grado di proteggere un ambiente IT nel suo complesso, superando un approccio che prevedeva l’implementazione di soluzioni diverse (antivirus, firewall, intrusion prevention…), non è più appannaggio solo delle grandi organizzazioni, che da tempo si sono strutturate per fronteggiare adeguatamente il cyber crime, ma di tutte le organizzazioni, qualunque sia la loro dimensione e il mercato in cui operano».

«In realtà – aggiunge Riboli – non è solo la security pura a essere richiesta dalle Pmi, ma anche la gamma  di soluzioni a essa correlato: nell’area del backup – sempre nel segmento Pmi – la crescita è stata del 20%, a testimonianza di una maggiore maturità della parte più dinamica dell’economia italiana anche in questo ambito. Naturalmente non possiamo ancora dire che le piccole e medie imprese, nel complesso, abbiano una percezione adeguata dei rischi che corrono o che siano pienamente consapevoli dell’importanza di dotarsi di strumenti in grado di ottimizzare la gestione dell’intero ciclo di vita delle informazioni, ma stiamo andando nella direzione giusta, forse anche a seguito di azioni clamorose giunte sulle prime pagine dei giornali».

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Mobility, virtualizzazione e Cloud

Symantec sta svolgendo un ruolo di primo piano per sensibilizzare il mercato e fornire soluzioni sempre più affidabili, flessibili ed efficienti. Le aree di sviluppo su cui l’azienda si sta focalizzando maggiormente sono tre, mobility, virtualizzazione e Cloud, senza dimenticare la data explosion, la compliance e la governance, come è stato ribadito anche nel corso di Symantec Vision 2011, un evento paneuropeo svoltosi a Barcellona all’inizio di ottobre. Sono tematiche che interessano da vicino tutti, grandi organizzazioni, piccole e medie imprese e utenti finali, perché il bisogno di sapere esattamente dove risiedono i propri dati, proteggerli adeguatamente e poterne disporre in ogni momento sono esigenze comuni. Le novità Symantec in ciascuno di questi ambiti non mancano. Per quanto riguarda la mobility, dopo l’annuncio della suite Mobile Device Management 7.1 che consente di controllare e gestire i device mobili centralmente (profilazione degli accessi, encryption…) nonché di cancellare i dati da remoto in caso di furto o smarrimento, è in dirittura d’arrivo una soluzione di Data Loss Prevention per tablet (inizialmente per iPad), che andrà a proteggere al meglio una fascia di prodotti in forte crescita. In tema di Cloud, continua a crescere l’interesse nei confronti del Symantec MessageLabs Web Security Cloud, il servizio in hosting di Symantec che protegge dalle minacce in circolazione sul Web e offre funzionalità di controllo, monitoraggio e applicazione delle policy con livelli minimi di latenza. Dopo il successo registrato nel mondo consumer, dove i clienti hanno toccato quota 150 milioni, anche il mondo enterprise comincia a guardare con attenzione questa offerta, che consente di delegare le complessità legate alla security a un partner specializzato che vanta le certificazioni più prestigiose e offre elevatissimi Sla. Per quanto riguarda la virtualizzazione, infine, vale la pena ricordare che uno dei prodotti di punta della società, Symantec Endpoint Protection (Sep), continua a essere ottimizzato pensando proprio ai sistemi virtuali. L’ultima versione, Sep 12, è in grado di gestire e identificare automaticamente le macchine virtuali e si integra direttamente con il VMware’s security APIs per fare la scansione dei malware all’interno delle immagini offline di VMware. Per ridurre l’impatto di scansioni concomitanti, conosciuto come AV Storms, sulle performance in ambienti virtuali densi, inoltre, la soluzione crea una whitelist con le immagini VM baseline e condivide i risultati delle scansioni sulle macchine virtuali, in modo che i file uguali vengano analizzati una sola volta.

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