Case History – Eam targato Infor per Cornèr Banca


La soluzione consente di rendere più efficienti strutture, asset, edifici, locali, impianti e attrezzature

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Il Gruppo Cornèr Banca (www.cornerbanca.com) è un gruppo bancario svizzero, privato e indipendente, che offre servizi di banca universale ed è stato fondato nel 1952 a Lugano, la terza piazza finanziaria più importante della Confederazione Elvetica dopo Zurigo e Ginevra. Nel corso degli anni 80, Cornèr Banca ha registrato una notevole crescita dell’attività, dell’organico, delle sedi e delle infrastrutture, fino ad arrivare a un momento in cui, racconta Charles Inches, condirettore dei Servizi Corporate e Logistica, «ci siamo resi conto che sarebbe presto diventato impossibile gestire tutte queste risorse con gli strumenti a disposizione, carta e penna e, più recentemente, fogli Excel. Queste complessità di gestione comportavano sempre più rischi di disallineamento dei dati». Si è resa quindi necessaria una soluzione di Enterprise Asset Management in grado di gestire in modo automatizzato, coerente, trasparente e documentato tutte le informazioni sugli asset aziendali e sulle operazioni relative, che avrebbe portato benefici non solo ai servizi logistici, ma anche ad altre funzioni aziendali. Il progetto di Asset e Facility Management, iniziato a marzo del 2011, doveva consentire a Cornèr Banca di rendere più efficienti strutture, asset, edifici, locali, impianti e attrezzature, grazie a un’accurata gestione delle informazioni relative a questi asset e alle operazioni che si svolgono nelle strutture della banca. Al centro di questo progetto si colloca Infor10 EAM (http://it.infor.com), una soluzione largamente utilizzata in tutto il mondo, leader di mercato, di cui, oltre alle caratteristiche tipiche dei prodotti di Asset Management e gestione della manutenzione, viene apprezzata soprattutto la presenza del modulo OpenCAD. Si tratta di un modulo completamente integrato che, utilizzando i più diffusi standard Cad senza richiedere l’installazione delle applicazioni, consente di leggere graficamente, navigare e analizzare i disegni e le planimetrie, realizzando un’interfaccia grafica per le attività di gestione degli asset e degli spazi, senza uscire dall’applicazione Eam.

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Il progetto si propone di ottenere la massima efficienza degli immobili a disposizione per le attività di Cornèr Banca, un obiettivo che, spiega il responsabile dei Servizi Logistici Mauro Lupatini, «consentirà alla nostra struttura di mostrare come sono realizzati questi immobili, quali sono gli elementi che li compongono e che caratteristiche hanno, come sono gestiti e utilizzati in termini di superfici occupate e di postazioni di lavoro presenti, occupate e non». Queste informazioni consentiranno anche una documentata attribuzione dei relativi costi da parte della contabilità analitica. Un altro obiettivo è poter calcolare la quantità di posti di lavoro per ogni unità organizzativa della banca, la loro ubicazione e il loro utilizzo in termini di spazio ufficio e di conoscere anche numero e ubicazione degli impieghi non occupati. Sono informazioni disponibili a diversi livelli di dettaglio e secondo “viste” differenti. Questi risultati sono importanti non solo per il lavoro dei Servizi Logistici, ma anche per altre divisioni e servizi della banca, come la contabilità analitica che oggi può disporre di dati certi e inequivocabili su occupazione e disponibilità degli spazi per calcolarne in modo preciso i costi. Charles Inches sottolinea che il progetto di Cornèr Banca è un progetto di Enterprise Asset Management; quindi, una volta completata la fase sulle facility – il cui go live è previsto intorno a gennaio 2012 – l’attività si svilupperà su altre tematiche. Per esempio sulla gestione delle infrastrutture tecnologiche dell’IT. Inoltre una volta completata la fase del progetto sulle facility aziendali verranno approcciati tutti gli altri servizi che gestiscono beni aziendali. «Siamo consapevoli di avere a disposizione uno strumento che ci consente di fare tutto questo – conclude Inches – per cui guardiamo con ottimismo ai grandi margini di evoluzione possibili nel prossimo futuro».

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