La sanità padovana offre una migliore assistenza grazie alle soluzioni disegnate da Mycroft per ottimizzare le prestazioni e ottenere la massima efficienza di servizio
L’Azienda Ospedaliera di Padova (www.sanita.padova.it) rappresenta un punto di riferimento nel panorama sanitario per le attività che svolge nella ricerca, nella didattica e nella tutela della salute. Questo grazie all’attenzione per gli aspetti innovativi della tecnologia sanitaria e per il contributo dell’Università di Padova nell’attivazione di solidi rapporti di collaborazione con alcuni tra i più prestigiosi ospedali del mondo.
L’attenzione alle soluzioni tecnologiche non riguarda solamente l’impiego di apparecchiature sanitarie all’avanguardia, ma anche l’area It, che rappresenta il motore per la gestione di tutte le attività ospedaliere e il supporto ai reparti, ai medici e al personale paramedico per una migliore assistenza ai pazienti.
Il Dipartimento Interaziendale It, composto da quaranta professionisti, ha la responsabilità dei servizi di informatica e di rete dell’Azienda Ospedaliera, della Ulss 16 e dell’Istituto Oncologico Veneto (IOV) di Padova.
Il sistema informativo gestisce oltre 10mila dipendenti: una rete cablata con 15mila punti in 78 edifici, oltre 3.500 stazioni di lavoro, 7mila telefoni, circa 150 server e 80 terabyte (TB) di dati.
L’attenzione alle prestazioni e alla massima efficienza di servizio hanno da sempre guidato le scelte tecnologiche del Dipartimento.
La scelta di ottimizzazione ha portato ad adottare una soluzione di virtualizzazione integrata EMC-VMware (http://italy.emc.com – www.vmware.com) realizzata da Mycroft (www.mycroft.it). Oggi circa 150 server virtuali sono allocati su 15 server fisici, e il processo di consolidamento si sta estendendo su altri 20 server.
Ultimamente, la tecnologia VMware è stata estesa anche ai client introducendo ulteriore flessibilità, come la connessione dei medici in remoto attraverso Vpn.
Per lo storage la soluzione adottata segue la logica di Ilm (Information lifecycle management): un insieme integrato di sistemi con prestazioni e costi differenti, con i quali è possibile archiviare e gestire in maniera ottimale dati e informazioni di diversa natura, valore e criticità durante il ciclo di vita in azienda.
Le applicazioni più critiche sotto il profilo della movimentazione dei dati sono mantenute su sistemi EMC Symmetrix. Una configurazione San mette a disposizione 11 TB per le applicazioni e altri 22 TB “raw”.
Altri 16 TB, in crescita, sono residenti nell’ambiente Nas, con sistemi EMC Celerra, e utilizzo simultaneo di dischi Fc e Sata, in funzione dei livelli di prestazione richiesti. Metà dello spazio è occupato da tutte le cartelle utente in rete, la cui riservatezza è garantita dall’adozione di particolari sistemi di sicurezza, dalla posta elettronica e da altri file da condividere. La capacità rimanente è riservata alle immagini degli ultimi sei mesi generate dal sistema Pacs (Picture Archiving and Communication Systems) e riguardanti gli esami sui pazienti: radiografie, mammografie, Tac, ecografie, risonanze magnetiche e altro ancora. Una quantità di immagini che, in modalità già compressa, ogni giorno richiede una capacità di 25 gigabyte (GB) e che è destinata a raddoppiare. Le informazioni sono mantenute per sei mesi, con un primo livello di protezione costituito da una copia su Iso Dvd. L’archiviazione di lungo periodo è mantenuta sul terzo livello di storage, un sistema Cas (Content Addressed Storage) EMC Centera, che garantisce un costo contenuto per GB e la massima integrità delle informazioni.
Il fiore all’occhiello, infine, è rappresentato dalla cartella clinica elettronica integrata, tra le applicazioni più all’avanguardia del panorama sanitario italiano, che consente di raccogliere in digitale i dati clinici di ogni paziente, renderli consultabili con estrema facilità e velocità all’ospedale, ai medici di base e all’assistenza domiciliare, nel rispetto della normativa sulla privacy.
