Case History – La tecnologia Samsung in Galleria Campari


Con i contenuti artistici elaborati da Cogitanz e la tecnologia della società coreana, la Galleria offre una fruizione multimediale coinvolgente e memorabile

La Galleria Campari (www.camparigroup.com/it) inaugurata nel mese di marzo 2010 costituisce un luogo dinamico, interattivo, multimediale che racconta il percorso del marchio attraverso le espressioni dell’arte moderna e contemporanea dal 1860 a oggi grazie alla collaborazione di Armando Peres, direttore del progetto, Marina Mojana, direttore artistico, Paolo Maria Fumagalli, curatore degli allestimenti, Cogitanz, per lo sviluppo del progetto di interaction design, e STS engineering per gli impianti multimediali.
Nel 150° anniversario di Campari (1860-2010), l’azienda ha omaggiato i suoi consumatori con un percorso artistico senza precedenti dove l’incontro tra arte e comunicazione rappresenta non solo un luogo della memoria, ma soprattutto un luogo del presente, creativo, vitale ed emozionale. Le opere esposte sono di artisti di livello internazionale come Leonetto Cappiello, Bruno Munari e Ugo Nespolo: alcune di esse sono state reinterpretate e animate grazie all’uso di innovative tecnologie multimediali.
La Galleria Campari vuole essere un laboratorio di immagini ed emozioni, un “red passion lab”, in cui la storia del marchio – fatta di brillanti intuizioni, di campagne pubblicitarie, di immagini da collezione e di una strategia comunicativa all’avanguardia – continua a proiettare il brand nel futuro.
La Galleria si sviluppa su due piani della superficie di circa 450 mq ciascuno, ubicati nella palazzina Liberty del 1904 che fu sede del primo stabilimento industriale di produzione della Campari, e che oggi è parte integrante del complesso che ospita l’headquarters del Gruppo Campari, realizzato su progetto dell’architetto Mario Botta.
Tutte le applicazioni multimediali sono governate dal sistema Arduino che consente alle apparecchiature installate di dialogare tra loro e interagire con l’utente creando un ambiente in cui il visitatore diventa protagonista della sua stessa visita. Attraverso sensori di prossimità il visitatore può infatti interagire con l’ambiente e attivare contenuti video e audio.
Le tre aree tematiche in cui sono stati suddivisi gli spazi della Galleria Campari, caratterizzano tre luoghi distinti:
– Una cornice ultra-sottile/videowall, realizzata con l’impiego di 15 monitor Samsung Lcd da 40” (www.samsung.com/it), che accoglie il visitatore riproducendo a tutto schermo il marchio della Galleria per poi trasformarsi in un caleidoscopio di immagini con una selezione del ricco archivio delle campagne pubblicitarie Campari. Ogni colonna ha a disposizione una manopola che permette di selezionare il singolo monitor e ascoltare l’audio dello spot proiettato attraverso diffusori direzionali.
– la parete di 32 m dove una proiezione a schermo unico da metri 35 x 3,50 di altezza oppure a 8 sezioni indipendenti, proietta una selezione dei contenuti delle tappe fondamentali della storia Campari; è dotata di sensori di presenza che permettono di riconoscere i visitatori animando così le varie proiezioni.
– Il tavolo multimediale con 12 monitor Samsung Lcd da 32” integrati con la tecnologia touch-screen attraverso i quali si può sfogliare la storia del marchio. Questi moduli permettono la consultazione di documenti, foto, libri digitalizzati che, tramite il touch screen, possono essere sfogliati e navigati in maniera naturale.
Sulla parete laterale il visitatore, infine, può navigare nella storia aziendale utilizzando una curiosa macchina del tempo, Time Traveller, realizzata con un monitor Samsung Lcd da 50” su cui sono proiettate immagini che rappresentano le fondamentali tappe storiche del marchio.
«Di fronte al disegno di una tecnologia innovativa che risolva necessità progettuali e esigenze di comunicazione interattiva – dichiara Paolo Cavallo, direttore della Galleria Campari – Samsung ha rappresentato una soluzione ideale, all’insegna dell’innovatività, dello sviluppo su misura e dei costi di gestione».

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