La GDF all’avanguardia nell’IT


Il Capo Servizio Informatica della Guardia di Finanza, Colonnello Giovanni Reccia, racconta la realtà digitale del Corpo e tutta l’innovazione introdotta

 

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Una storia iniziata negli anni 50 con l’apertura di un centro meccanografico e ancora in evoluzione con l’obiettivo di utilizzare tutto ciò che la tecnologia digitale mette a disposizione per prevenire e combattere il crimine. La storia ce la racconta Giovanni Reccia, Capo Servizio Informatica della Guardia di Finanza.

 

Data Manager: Colonnello Reccia, il suo incarico la pone al comando di un’articolazione tecnologicamente all’avanguardia, quale il Servizio Informatica. Ci illustri l’evoluzione storica della struttura.

Colonnello Reccia: Le origini del Servizio Informatica del Comando Generale della Guardia di Finanza risalgono al 1954, con l’iniziativa del Comandante Generale dell’epoca, il Gen.C.A. Luigi Antonio Norcen, il quale, nell’ambito di un ampio progetto di riorganizzazione del Comando Generale, costituì, alle dipendenze del Capo di Stato Maggiore, il “Gabinetto fotografico” e il “Centro Meccanografico”.

Quest’ultimo, composto da un complesso di macchine a schede perforate (perforatrici, tabulatrici e selezionatrici) era in grado di ricevere, elaborare e fornire grandi quantità di dati. Fin da allora, il Centro Meccanografico consentiva di procedere alle rilevazioni di informazioni attinenti al personale, al servizio e ai materiali, nonché ai redditi dei cittadini, ripartiti fino al livello provinciale.

Tale struttura diede l’avvio alle attività di rilevazione statistica e del trattamento dei dati, indispensabili per l’assolvimento dei compiti demandati al Corpo, con l’ausilio di strumenti telematici. Da allora il supporto dell’Information Technology all’attività istituzionale della Guardia di Finanza è andato progressivamente consolidandosi nel corso degli anni, tanto sul fronte gestionale quanto in proiezione operativa, a copertura dei vari processi di lavoro.

In qualità di Capo Servizio Informatica, ci esponga i compiti principali di questa articolazione così tecnica della Guardia di Finanza.

Il Servizio Informatica è strutturato su Sezioni che si occupano di sviluppo software nell’area del personale, della logistica e delle attività operative, oltre a un nucleo di programmatori che implementano soluzioni software per il Web; inoltre, presenta al suo interno un Centro Elaborazione Dati per la gestione della posta elettronica e delle comunicazioni su Internet e sulla rete locale del Corpo, nonché un polo per la tutela della sicurezza informatica e l’assicurazione del corretto funzionamento delle trasmissioni dati. Avvalendosi della professionalità, delle competenze e delle conoscenze tecniche dei militari che compongono dette articolazioni interne al Servizio (da notare che, dal 2009, è presente anche la prima donna ingegnere, Ufficiale del Corpo), il medesimo è in grado di promuovere e, al tempo stesso, realizzare sistemi di cambiamento metodologico delle strutture e delle procedure informatiche secondo logiche di continuo progresso tecnologico. In adesione alle linee programmatiche dettate dal ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione in materia di interscambio di dati tra le Pubbliche Amministrazioni, infatti, vengono sviluppate diverse progettualità dedicate all’attività di semplificazione e reingegnerizzazione dei processi.

Questo è davvero interessante. In un Paese in cui si cerca costantemente di rinnovare e digitalizzare i processi della Pubblica Amministrazione, lo sforzo del Servizio Informatica si pone come esempio trainante. Quali sono queste progettualità tecnologiche?

Con l’intento di procedere a una profonda rivisitazione dei sistemi informatici, per aumentare l’efficacia, l’efficienza e la qualità delle attività svolte, è stata avviata una fase di innovazione tecnologica, denominata “Piano di Innovazione Tecnologica (P.I.T.)” la cui ossatura è costituita dal Documento Unico Matricolare, dal Protocollo Informatico e dal Nuovo Sistema Informativo. In particolare, il Documento Unico Matricolare si propone di realizzare un archivio digitale unico attraverso un processo di dematerializzazione della documentazione matricolare, per la gestione informatizzata dell’anagrafica relativa alle notizie curricolari del personale. Il progetto del Protocollo Informatico, a sua volta, ha già previsto l’estensione sul territorio nazionale di un sistema di protocollazione automatizzata dei documenti, al fine di eliminare i supporti cartacei, individuare rapidamente una lettera di interesse, con processi di ricerca indicizzati, e inviare in tempo reale missive, evitando le lungaggini burocratiche dei sistemi tradizionali. Il Nuovo Sistema Informativo (NSI_GDF), infine, si prefigge di realizzare un’infrastruttura tecnologica e applicativa secondo obiettivi di recupero dell’efficienza della gestione amministrativa e integrazione e sviluppo delle basi informative relative alle attività istituzionali dell’amministrazione.

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Il N.S.I. sembra essere il cuore pulsante della profonda innovazione tecnologica che sta vivendo la GDF, è così?

Sì, è proprio così. Il N.S.I. interviene in settori che coinvolgono completamente le attività istituzionali del Corpo, quali: Area del personale; Area operativa; Area logistica; Area infrastrutturale; Contabilità e bilancio, con la strutturazione di sistemi di aggiornamento in tempo reale, allineamento e disponibilità dei dati fra tutte le aree applicative, senza ridondanze, duplicazioni o immissioni ripetute, secondo una metodologia di progetto, integrata sul sistema SAP.

Oltre a questi progetti così complessi, avete già rilasciato procedure di immediato ausilio alle attività di servizio del Corpo?

Naturalmente, abbiamo già realizzato applicativi versatili e in linea con le moderne tecnologie, in grado di coadiuvare e semplificare il lavoro quotidiano delle Fiamme Gialle. Per esempio, in ambito operativo, è stato realizzato l’applicativo denominato GCS (Gestione Controlli Strumentali) che consente di individuare, sulla base di alcuni criteri di pericolosità fiscale, i soggetti verso i quali appare conveniente indirizzare l’attività operativa, nel settore delle ricevute e scontrini fiscali.

Sempre in tale comparto, è stato rilasciato il sistema GEO.L.O.C. – Georeferenziazione dei Luoghi Organizzazioni Criminali, finalizzato al censimento e al monitoraggio delle aree di influenza delle organizzazioni criminali sul territorio attraverso sistemi di georeferenziazione.

Nel settore operativo-gestionale è stato creato il sistema “Atlante”, con lo scopo di conoscere, in tempo reale, la situazione relativa a tutto il personale impiegato in servizio all’estero, i dati storici delle missioni in territorio straniero con relative statistiche e analisi e la georeferenziazione delle missioni in atto da parte dei militari del Corpo.

Quindi, per la branca logistica, si è conclusa la realizzazione del Si.Ri.Ve. (Sistema di Rilevazione Vestiario) che permette a ogni militare di indicare la propria taglia sui capi di vestiario.

In relazione ai processi di digitalizzazione e semplificazione delle procedure della Pubblica Amministrazione, come si interfaccia il Servizio Informatica con il ministero dell’Economia e Finanze?

Per compiti e caratteristiche, il Servizio si relaziona costantemente con il dipartimento delle Finanze tramite riunioni in sede di Comitato di Governo, di cui fanno parte tutte le strutture del ministero dell’Economia e Finanze, per definire i piani strategici di digitalizzazione delle Amministrazioni secondo linee condivise e sotto l’egida della DigitPA.

Pertanto, nel perseguire con convinzione la strada del rinnovamento, il Servizio trova fondamento nella collaborazione istituzionale.

In particolare, in adesione alle linee direttive del Codice dell’Amministrazione Digitale, il Servizio Informatica ha individuato le applicazioni telematiche e i servizi necessari per assicurare la disponibilità, la gestione, l’accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell’informazione in modalità digitale, utilizzando le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. In tale ambito, sono stati operati investimenti e sono state intraprese le attività atte ad avviare il processo di trasferimento dalla Rete Unitaria per la Pubblica Amministrazione al Sistema Pubblico di Connettività, per la realizzazione di processi di sviluppo, condivisione, integrazione e circolarità del patrimonio informativo, al fine di assicurare l’interoperabilità e la definitiva connettività, nonché la cooperazione applicativa dei sistemi informatici e dei flussi informativi, garantendo la sicurezza e la riservatezza delle informazioni.

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Un’altra grande sfida delle Amministrazioni Pubbliche è sicuramente la diffusione, su larga scala, della Posta Elettronica Certificata. Come vi ponete nei confronti di questo impegno?

Per quanto riguarda la Posta Elettronica Certificata, la Guardia di Finanza si è dotata di caselle di PEC per ogni Reparto, nonché gli Uffici Relazione con il Pubblico, sia a livello centrale che periferico. Inoltre, è stata prevista l’attribuzione di specifiche caselle dedicate alla procedura “Indagini Finanziarie”, permettendo l’interazione tra i Comandi del Corpo e gli Operatori finanziari.

Naturalmente, è noto che un Sistema Informatico tecnologicamente avanzato non riesce a fornire tutti i suoi vantaggi ed effetti benefici senza una solida infrastruttura alle spalle. Siete in grado di fornire al vostro personale apparati tecnologicamente sempre al passo con i tempi?

Per la piena attuazione di un complesso sistema informatico risulta assolutamente indispensabile operare un continuo rinnovo delle infrastrutture di collegamento tra le unità centrali e periferiche del Corpo. A tale fine, come detto, il Servizio presenta al suo interno un C.E.D. dotato delle più moderne e avanzate strumentazioni informatiche, in termini di apparati per la gestione dei flussi informativi in rete locale e Internet, di sistemi di tutela della sicurezza dei dati e di corretto funzionamento dei collegamenti tra Reparti del Corpo.

Per poter assicurare il corretto funzionamento di tutto il sistema informativo è necessario procedere a un costante rinnovo del parco macchine e, proprio per questo, si sta attuando un piano di ammodernamento delle postazioni informatiche di lavoro con relativo potenziamento delle dotazioni effettive, per poter ottenere un quadro di disponibilità degli apparati informatici effettivamente performanti e in linea con le continue evoluzioni tecnologiche. Naturalmente, per migliorare le attività di polizia economico-finanziaria si sta incrementando il numero di Pc portatili di tutti i Reparti operativi, per poter disporre di strumentazioni davvero idonee per svolgere indagini tributarie, grazie alle loro caratteristiche di portabilità e velocità di utilizzo.

Apparati tecnologicamente avanzati richiedono personale tecnicamente preparato. Dal punto di vista addestrativo, oltre naturalmente ai tradizionali corsi specialistici, avete sistemi innovativi di erogazione della formazione, su vasta scala, con processi tecnologicamente avanzati?

In ambito addestrativo, è stato realizzato un articolato piano di formazione dei militari del Corpo, con somministrazione di corsi in modalità e-learning, per una formazione specifica di oltre 15mila utenti, nel solo 2010. Inoltre, sono stati erogati numerosi corsi informativi di preparazione al conseguimento della patente europea del computer (Ecdl) a una vasta platea di utenti appartenenti al Corpo, con lo scopo di coniugare la necessità di informatizzare il patrimonio delle risorse umane con la realizzazione di percorsi formativi di alfabetizzazione informatica. Infine, con l’intento di adeguarsi perfettamente ai costanti mutamenti tecnologici, nonché di fornire un’efficace risposta ai progressi della tecnica e dei sistemi sociali di comunicazione e interazione, è stato utilizzato anche l’applicativo denominato “Multi Dimension Learning”. Il programma, realizzato completamente in house da militari del Servizio, consente la fruizione di contenuti didattici in modalità blended learning, sfruttando ambienti 3D perfettamente aderenti alle esigenze istituzionali, in una struttura virtuale interattiva, sicura e in grado di formare l’utente.

In questo settore così innovativo, avete anche programmi in grado di far conoscere al cittadino i servizi che quotidianamente effettuano i militari del Corpo?

Come evoluzione tecnica del Multi Dimension Learning, è stato realizzato un percorso addestrativo multimediale e interattivo, denominato “Finanziere Virtuale”, proprio con l’intento di offrire uno strumento cognitivo estremamente funzionale sotto il profilo del coinvolgimento nell’apprendimento. Impiegando tecniche di metacomunicazione ed elementi di simulazione del tipo “role playing”, l’applicativo si pone come “mile stone” nella storia addestrativa e formativa del Corpo, per gli eccezionali effetti performanti, dal punto di vista istruttivo e applicativo, ma anche per la vasta eco provocata e lo straordinario ritorno di visibilità per la Guardia di Finanza in termini di conoscenza delle attività istituzionali svolte, in particolare, in sede aeroportuale, per il contrasto agli illeciti doganali e valutari, nonché al traffico di sostanze stupefacenti.

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L’idea è stimolante. Ci può spiegare nel dettaglio come funziona questo programma?

Graficamente, il programma presenta una realtà virtuale nell’“enviroment” di un’area doganale, estremamente ricercato nei particolari e assai curato negli effetti visivi e sonori, tanto da riprodurre fedelmente, puntualmente e dettagliatamente un aeroporto completo di attracco al finger, sbarco dei passeggeri, muletti per il trasporto dei bagagli e nastri trasportatori.

Operativamente, l’ambiente offre la possibilità di optare per tre differenti mission: contrasto al traffico illecito di sostanze stupefacenti; accertamento sul trasferimento di capitali in violazione della normativa vigente; controllo finalizzato all’individuazione di immigrati clandestini.

Una volta individuata la missione, si assumono le sembianze di un “avatar” con i segni distintivi di un appartenente alle Fiamme Gialle, cui soccorrono “help” in linea, che indirizzano, ma non guidano (per lasciare spazio all’istinto investigativo dell’operatore) l’attività di indagine, e strumenti operativi di ausilio al controllo, del tipo: cane anti-droga; cane da valuta; terminale per interrogare le banche dati in uso al Corpo, quali, per esempio, SDI e Schengen.

Ogni percorso addestrativo si conclude con un quadro sinottico dei risultati di servizio conseguiti dal Corpo nello specifico settore di intervento.

Ma il cittadino dove può trovare il “Finanziere virtuale”, per provare a vestire i panni di un investigatore?

Il “Finanziere virtuale” è stato già presentato in occasione della “Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate” a Roma, del “Salone della Giustizia” a Rimini, nonché della “Fiera della Sicurezza e prevenzione sul territorio” a Forlì e sarà presente nelle maggiori manifestazioni ed eventi a rilievo nazionale.

Da notare che, per tali eventi, viene utilizzato il prodotto, impiegando anche schermi con risoluzione stereoscopica e specifici occhialini aggiuntivi, in modo da toccare le immagini che scorrono su Tv Lcd ad alta risoluzione, in formato 3D.

Inoltre, l’applicativo ha riscosso successo anche presso diverse trasmissioni televisive, tra le quali: “Pixel” e “Neapolis” su Rai Tre e “Uno mattina” su Rai Uno.

Visto che il Servizio Informatica della Guardia di Finanza precorre i tempi, con sistemi innovativi, quali sono i progetti che avete intenzione di sviluppare nel prossimo futuro?

In ambito strettamente operativo, si sta definendo un complesso sistema informatico anticontraffazione per la realizzazione di una piattaforma tecnologica integrata, finalizzata all’acquisizione, allo scambio, all’analisi di dati e informazioni, quale intento di prevenzione e contrasto alle varie forme di commercio illegale, a beneficio delle Forze dell’ordine nazionali. Inoltre, si sta ultimando un sistema di connessione, snello e veloce, utilizzando la tecnologia del “Voice over IP” per consentire le comunicazioni video-vocali tramite Pc all’interno della Guardia di Finanza.

Infine, visto che siamo in tema e considerato l’interesse che suscitano e il fascino che esercitano i mondi virtuali nei confronti dei giovani e non solo, ci saranno degli sviluppi del “Finanziere virtuale”. Per esempio, è previsto un intervento operativo in caso di valanga, in un’ambientazione in montagna, con elicottero del Corpo e operatori del nostro soccorso alpino e si sta creando un programma finalizzato alla realizzazione di un addestrativo, interattivo e multimediale, con risoluzione tridimensionale, tramite il coinvolgimento di mezzi aerei, navali e terrestri, che intervengano congiuntamente per reprimere un’operazione illecita di traffico di sostanze stupefacenti.