e-gov – L’innovazione digitale di Vivifacile

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Il portale della Pubblica amministrazione, realizzato con il contributo di HP, per accedere in modo unificato a informazioni e servizi dedicati a cittadini, imprese e professionisti

Con l’acquisizione di EDS, avvenuta nell’agosto del 2008, HP (www.hp.com/it) ha inglobato le attività della società di servizi all’interno della struttura Enterprise Services. In Italia l’importante ruolo di EDS, in particolare in relazione alla gestione dei servizi nella Pubblica amministrazione, è così proseguito sotto l’egida di HP, la quale è diventata responsabile dei servizi a valore aggiunto per il sistema di connettività pubblico (Spc), in termini di interoperabilità, sicurezza e cooperazione applicativa, così come definito dai contratti quadro in essere. «La presenza di HP in Italia – afferma Luigi Freguia, amministratore delegato della società – è ora caratterizzata da una forte componente servizi, particolarmente significativa anche grazie al know how e alle esperienze acquisite a seguito dell’integrazione di EDS, ed è focalizzata nella realizzazione di servizi e progetti innovativi e strategici, con iniziative sviluppate nelle aree chiave della Pubblica amministrazione».

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«Vivifacile, il portale di comunicazione integrata destinato a cittadini, professionisti e imprese – afferma Antonio Menghini, account executive della divisione Servizi – nasce nell’ambito di questa cultura e punta a rendere più efficiente la rete della Pubblica amministrazione con l’obiettivo di erogare servizi al pubblico, snellendo la burocrazia e promuovendo la semplificazione, così come indicato dal piano di e-gov del ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta».

L’It nella Pa

Secondo Freguia, la capacità di introdurre innovazione all’interno di questo contesto, è di vitale importanza per il sistema Paese, soprattutto alla luce della debolezza strutturale del mercato It nazionale. «Negli ultimi anni l’Italia ha perso percentuali importanti nel rapporto tra dato economico nazionale e mercato It e nel confronto con i Paesi concorrenti. Attualmente l’It in Italia vale circa 20 miliardi di euro, senza dubbio numeri importanti, ma significativamente inferiori rispetto alla media europea che ci vede in una situazione di notevole ritardo, dal momento che investiamo in Information technology circa il 40% di Regno Unito, Germania, Francia, Spagna. È quindi fondamentale colmare questo gap per recuperare la competitività e la spinta di innovazione, che non possono prescindere dall’utilizzo delle nuove tecnologie digitali».

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Per Freguia la Pubblica amministrazione «può rappresentare un volano di trasformazione e uno snodo cruciale per attivare il percorso di evoluzione del sistema, in grado di intercettare le nuove esigenze di cittadini e imprese. L’evoluzione innovativa della Pa, dei suoi processi e dalle competenze dei propri dipendenti può così avere un impatto rilevante anche sul Pil nazionale».

Il progetto Vivifacile

L’obiettivo di Vivifacile è federare le reti di comunicazione nazionali del sistema pubblico di connettività in base ai criteri base con cui quest’ultimo è stato definito.

Spc è infatti l’insieme di infrastrutture tecnologiche e di regole tecniche, per lo sviluppo, la condivisione, l’integrazione e la diffusione del patrimonio informativo e dei dati della Pubblica amministrazione, necessarie per assicurare l’interoperabilità di base ed evoluta e la cooperazione applicativa dei sistemi informatici e dei flussi informativi, garantendo la sicurezza, la riservatezza delle informazioni, nonché la salvaguardia e l’autonomia del patrimonio informativo di ciascuna Amministrazione.

«Questo progetto – aggiunge Freguia – è il risultato concreto di una sinergia tra strategia innovativa e rapida capacità di esecuzione, che pone cittadini e imprese al centro dei sistemi d’erogazione dei servizi pubblici, per migliorare l’interazione con le Pubbliche amministrazioni, e garantire la fruizione di reali servizi, attraverso esperienze tangibili e di immediata utilità».

L’idea di procedere alla creazione di Vivifacile nasce quindi dalla volontà di avvalersi dell’infrastruttura costruita nel tempo per dare modo di accedere alle informazioni e ai servizi erogati dalle singole amministrazioni, iniziativa che si inquadra in un contesto di continua e progressiva digitalizzazione del rapporto tra gli enti e tra questi ultimi e i cittadini. Da un punto di vista informativo significa fare in modo che, attraverso un’unica identità, costituita da login e password, l’utente possa accedere a una federazione di risorse appartenenti alle singole amministrazioni. «Già oggi – dice Menghini – alcune amministrazioni pubbliche dispongono di efficienti servizi online, sia di telefonia cellulare che sulla rete Internet, ma ciascuno di questi richiede ogni volta una specifica registrazione. Con Vivifacile – continua Menghini il tutto viene unificato e semplificato. Non più la necessità di dovere capire dove risiedono le informazioni cui si vuole accedere, non più la necessità di sottostare a diversi sistemi di registrazione, ma una sola e unica identità per un accesso globale».

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Per rendere il sistema utilizzabile dal più alto numero di persone e attraverso le più disparate tecnologie di accesso, il portale è stato impostato in base a una logica di multicanalità: far convergere su un’unica piattaforma differenti strumenti di comunicazione – telefonia cellulare, applicazioni Internet e posta elettronica (la convergenza a livello mobile è stata resa possibile grazie a un protocollo d’intesa firmato con tutti e quattro i gestori di telefonia mobile: TIM, Vodafone, Wind e 3).

Diviso in aree specifiche, cittadini, professionisti e imprese, Vivifacile ha l’obiettivo di essere la porta d’ingresso verso spazi tematici differenti: la scuola, la salute, la previdenza, la mobilità, il fisco. Il cittadino potrà registrarsi sia dalla propria postazione online sia attraverso il telefono utilizzando Linea Amica, sia presso gli uffici preposti (per esempio le segreterie scolastiche). All’interno del portale, il cittadino può personalizzare la schermata in homepage, selezionando i servizi cui accede con maggior frequenza. Le informazioni richieste potranno essere ricevute nella maniera ritenuta più comoda dall’utente: posta elettronica, telefono cellulare o fisso. Disponibile già oggi in forma sperimentale e in riferimento al mondo scolastico, in prospettiva l’idea è far crescere l’offerta di Vivifacile, in termini di contenuti e servizi, in altre aree come salute e previdenza (servizi Inps, posizione contributiva e dati pensione), mobilità (pagamento pratiche, consultazione dati patente), giustizia (concorsi, esami, assunzioni, bandi di gara, decreti e circolari) e fisco (dichiarazione dei redditi, modelli). «Il servizio Vivifacile – dice Menghini – potrà così diventare il nucleo intorno al quale far gravitare tutto ciò che può essere gestito a distanza, senza la necessità di far materialmente spostare i cittadini/clienti. Una rivoluzione che punta a contaminare virtuosamente l’intero mondo della Pubblica amministrazione».

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Nell’opinione di Freguia, il progetto Vivifacile rappresenta un chiaro esempio di approccio mirato alla soddisfazione delle esigenze degli utenti, siano essi cittadini, professionisti e imprese, focalizzato sull’importanza e il valore di un’innovazione realmente accessibile. «Ritengo – conclude l’amministratore delegato di HP Italia – che sia infatti fondamentale instillare un modello innovativo nella molteplicità dei soggetti interessati, attivando così la piena trasformazione dell’intero sistema e non solo delle singole componenti».