Una nuova piattaforma unificata per HDS

Hitachi Data Systems presenta la sua nuova visione del futuro della gestione dei dati e dello storage, con uno sguardo attento al Cloud computing

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Monaco – I dati stanno esplodendo, le informazioni ci sovrastano, gestirle per le aziende diventa ogni giorno più difficile e più costoso, sempre ammesso che ci riescano. Esiste una via di uscita? Ne esistono diverse, la prima delle quali consiste nel chiarirsi le idee su cosa si vuol fare e come. Innanzi tutto occorre capire che esiste una netta differenza tra i dati e le informazioni: le aziende vivono di informazioni, ma queste nascono dall’elaborazione dei dati. Tra le aziende che hanno costruito il proprio successo su una chiara strategia per risolvere il problema della gestione delle informazioni, uno spazio importante va sicuramente riservato a Hitachi Data Systems (www.hds.com/it/). Di recente, in un evento a Monaco di Baviera che ha riunito clienti, partner e giornalisti, Data Manager ha potuto assistere alla presentazione di una nuova piattaforma di storage e ascoltare dalla viva voce dei top manager europei di HDS quali sono le strategie e la vision dell’azienda.

Un anno di successi

Il benvenuto ai partecipanti di Niels Svenningsen, senior vice president & general manager di HDS Emea, è iniziato con un rapido riassunto dei principali numeri del successo di HDS. Innanzi tutto, HDS rappresenta circa un quinto del fatturato complessivo del Gruppo Hitachi, che nel FY 2010 (chiuso il 31 marzo 2011) si è attestato sui 112 miliardi di dollari Usa. Nel 2011, ancora non consolidato, HDS è stata l’azienda che è cresciuta di più nel mercato storage a livello mondiale, con un +21,2% che diventa +26% considerando esclusivamente l’area Emea (fonte: dati aziendali e stime di Stifel-Nicolaus, società finanziaria americana), a cui hanno dato un importante contributo i partner di canale. Anche l’acquisizione di nuove aziende, come Blue Arc (soluzioni cluster Nas) e di nuovi clienti ha dato diverse soddisfazioni ad HDS, con nomi come Accenture, Tnt, e Telecom Italia, tra gli altri. Su queste basi, Hitachi Data Systems ha deciso di rinnovare la propria offerta, annunciando la nuova piattaforma Hus, Hitachi Unified Storage. Tutte le soluzioni di storage di HDS sono oggi gestibili da un’unica piattaforma software: Hitachi Command Suite. HDS ha poi guardato al Cloud, offrendo piattaforme come Hcp (Hitachi Content Platform) e Hdi (Hitachi Data Ingestor), con replication avanzata e failover automatico. Il tutto integrato con le nuove soluzioni di virtualizzazione.

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Una vision di ampio respiro e il futuro

HDS vede rosa nel futuro dell’Italia, ha spiegato a Data Manager Svenningsen: «L’Italia è ancora la settima economia del mondo e ha un panorama di oltre 100mila piccole e medie imprese che vedono i propri dati crescere esponenzialmente. HDS Italia per esempio sta ottenendo una crescita a doppia cifra». Oggi Hitachi è l’unica azienda sul mercato in grado di fornire un’unica piattaforma per gestire tutto lo storage, continua Svenningsen, un notevole vantaggio per chi è oppresso da problemi di budget. «In un momento di crisi come l’attuale, offrire una soluzione semplice e unificata, una singola piattaforma in grado di gestire le esigenze di backup e archiviazione di tutti i tipi di dato è sicuramente un elemento di vantaggio». La stessa strategia “una piattaforma per tutti i dati” resterà alla base della strategia HDS anche per i prossimi anni. A questo si aggiunge la strategia di partnership che HDS continua a perseguire e che «in Italia rappresenta una precisa scelta di efficienza e agilità che stiamo adottando». Ma in generale, qual è la vision HDS per i prossimi anni? «Intendiamo muoverci dalla Infrastructure Cloud attuale a una Content Cloud, per approdare infine a una Information Cloud». Le informazioni sono infatti la vera chiave del business per le aziende, non i dati. «Oggi i sistemi di storage non sono utilizzati secondo le possibilità che offrono: uno dei motivi è che non si conosce il loro contenuto. Il prossimo passo sarà identificare i diversi contenuti sui vari sistemi di storage in azienda», per esempio conoscendo in anticipo la natura di un’informazione e il fatto che è legata, per esempio, a un sistema SAP.

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E in futuro? «Nei prossimi 5 anni i dati cresceranno ancora e anche le piccole aziende dovranno decidere una “data strategy”. Perché i dati sono il cuore dell’azienda, tutte le informazioni: non i servizi, non le applicazioni. I dati».