CEO SUITE – Il paradosso delle Tlc


La richiesta di banda sulle reti wireless sta crescendo in modo esponenziale e continuerà a crescere nei prossimi anni. Tali infrastrutture potrebbero essere a rischio di saturazione in brevissimo tempo, a causa anche del grande successo degli smartphone, se non si interviene tempestivamente sull’evoluzione tecnologica delle stesse.


Dopo essersi domandati per molto tempo quali servizi avrebbero potuto “riempire” le reti di backhauling, gli operatori di telecomunicazioni “mobile” si sono ritrovati negli ultimi due anni a doversi attrezzare per fornire abbastanza capacità e ampiezza di banda per le applicazioni di Internet mobile, che hanno iniziato a diffondersi in modo capillare. La differenza è che ora l’utente è sempre “online”, alla ricerca di aggiornamenti e con diversi servizi attivi contemporaneamente, mentre fino a poco tempo fa l’unica preoccupazione era di avere una buona comunicazione telefonica o che gli Sms fossero inoltrati velocemente.


Allo stesso tempo il fatturato degli operatori wireless non cresce, anzi, negli ultimi mesi, sta subendo un rallentamento rispetto all’anno precedente.


Quindi ci troviamo di fronte a uno scenario in cui gli investimenti da parte degli operatori sono assolutamente necessari, mentre il fatturato e la situazione economica generale non permettono di essere in linea con la crescente domanda.


Ottimizzando le proprie infrastrutture per i dati Internet, gli operatori possono gestire e bilanciare al meglio i carichi di lavoro durante le ore e nei luoghi di maggior traffico. Allo stesso tempo ci troviamo di fronte a una situazione estremamente diversa dal fornire servizi voce o Sms, per i quali la capacità può essere pianificata più facilmente. Un utente, in genere, non può fare più di una telefonata o inviare più di un Sms per volta. Invece, servizi sempre online, grazie a dispositivi di ultima generazione, pongono nuove sfide agli operatori. Possono generare, letteralmente, milioni di connessioni alla rete durante le ore di punta, con ciascun servizio online da ciascun terminale che effettua di continuo segnalazioni alla rete per ottenere un link. Per garantire all’utente un servizio ottimale, è necessario ottimizzare la rete per la gestione dei crescenti volumi di dati, ma allo stesso tempo è necessario aumentare il fatturato.

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In questo scenario, quali potrebbero essere le prospettive di intervento delle telco?


Far pagare di più agli utenti “pesanti”, così che i costi siano suddivisi in maniera più equa, o introdurre piani di servizi orientati alle applicazioni per indirizzare meglio gli utenti?


Per realizzare tutto ciò gli operatori dovrebbero conoscere i propri clienti e i servizi che utilizzano, ed essere in grado di “plasmare” la rete dinamicamente, offrendo agli utenti “avanzati” ciò che desiderano e nello stesso tempo garantendo un servizio accettabile a tutti gli altri.


La tecnologia per ottenere questi obiettivi esiste già, ma con la normativa attuale si frappongono degli ostacoli che ne impediscono la realizzazione pratica, ostacoli che vanno analizzati e discussi e, soprattutto, rimossi al più presto. La “soluzione”, attesa da tutti gli operatori, è quella di risolvere questo ”paradosso” tra tecnologia e normativa, affinché le reti possano offrire un servizio ottimale, fornendo valore agli utenti e alle telco.


Roberto Cepparotti, South Europe sales director di Tellabs