Untethered Enterprise

«Nel mondo di oggi, contraddistinto da un gran volume di dati mobile e dal Cloud, come fa un Cio di successo a pilotare la sua organizzazione verso i suoi obiettivi di business?»

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Uno dei temi principali della nona edizione del MIT Sloan Cio Symposium, è stata la trasformazione delle imprese che grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie e alla loro stabilizzazione stanno cambiando i paradigmi evolvendo verso l’Untethered Enterprise. L’evento riunisce i dirigenti delle tecnologie dell’informazione provenienti da tutto il mondo e docenti del MIT e offre una giornata di apprendimento interattivo stimolando un interessante discorso sul futuro della tecnologia e analizzando le best practices.

Il Symposium ha coinvolto circa 700 IT decision maker presso il MIT per una giornata di networking, coinvolgendoli in una discussione animata riguardante il ​​business di oggi e i problemi tecnologici.

Tutti quasi d’accordo: stiamo passando dal tethered, mondo interconnesso di Pc, browser e classici data center all’untethered, mondo iperconnesso di dispositivi mobili intelligenti e Cloud computing. L’emergere dell’impresa untethered avrà importanti implicazioni per l’IT, per le imprese e per la società in generale. Molte questioni rimangono ancora aperte, gli accademici e i Cio vedono questa sfida tuttavia attraverso lenti differenti.

I docenti del MIT hanno parlato della necessità di essere imprenditori e di muoversi rapidamente per sperimentare nuove idee sul mercato. L’agility batte la strategia ogni volta. La sperimentazione è molto importante, ed è il modo giusto per prendere decisioni su ciò che funziona e cosa no. I piani strategici top down richiedono troppo tempo per essere formulati e in genere non funzionano perché le tecnologie nei mercati cambiano troppo velocemente. Con le piattaforme digitali e il Cloud, il costo della sperimentazione è molto inferiore rispetto al passato, mentre il costo delle opportunità mancate è molto alto. Le aziende hanno bisogno di abbracciare questa cultura di agilità.

Il panel dei Cio è stato più prudente. Mentre si è convenuto che l’agilità e la sperimentazione sono molto importanti, li vedono più come obiettivi aspirazionali piuttosto che pratici investimenti, dati gli impegni esistenti. A differenza del panel accademico, i Cio hanno sottolineato la necessità di analisi del ROI e di un’attenta pianificazione, un’infrastruttura globale per supportare un’ampia gamma di servizi Cloud e dispositivi mobili richiede disciplina, altrimenti le cose potrebbero non funzionare provocando guasti e livelli di servizio inferiori alle attese.

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Un tema ricorrente è stato l’impatto delle infrastrutture legacy sull’evoluzione verso l’impresa untethered. Non c’è dubbio che il mantenimento dei sistemi IT legacy consuma una grande quantità di tempo e denaro nella maggior parte delle organizzazioni, che è il motivo per cui le start-up spesso invece possono muoversi in modo molto più veloce ad abbracciare le innovazioni dirompenti. D’altra parte, le infrastrutture legacy sono generalmente uno dei beni fondamentali di una società, le consentono di fornire prodotti e servizi a clienti in tutto il mondo.

Un’azienda di successo che è inseguita da piccole e grandi concorrenti, deve raggiungere un delicato equilibrio tra una gestione attenta delle operazioni esistenti e le innovazioni dirompenti che la spingono verso il futuro. L’eccellenza operativa comporta il miglioramento dei prodotti esistenti e dei servizi della società con una serie d’innovazioni incrementali che aggiungeranno nuove funzionalità, riduzione dei costi e miglioreranno la qualità.

L’emergere di sempre più intelligenti e onnipresenti dispositivi mobili è una delle forze principali che guidano le imprese a integrare le innovazioni con le infrastrutture esistenti. In passato, i dipendenti potevano accedere ai servizi informatici della società e delle applicazioni solo attraverso Pc e dispositivi mobili supportati. Ormai sono tutti vittime della sindrome “Sunday-night/Monday-morning”: la mobilità è diventata una parte integrante della nostra vita personale, le persone sono sempre più frustrate dal fatto che, a casa nella notte di domenica, hanno accesso ai più recenti dispositivi e applicazioni, acquistati da soli, che sono diventati una parte indispensabile della loro vita quotidiana. Quando arrivano al lavoro la mattina seguente, devono utilizzare i dispositivi più primitivi e solo le applicazioni supportate dai loro servizi IT.

Come risultato, un numero crescente di aziende sta istituendo politiche BYOD (Bring-Your-Own-Device). La spinta per una strategia efficace BYOD e di mobilità è venuta da tutti i lati. I dirigenti vogliono utilizzare le più recenti tecnologie nel loro lavoro, i dipendenti più giovani che sono cresciuti in questo mondo iperconnesso non possono immaginare di essere al lavoro senza i vari dispositivi, applicazioni e servizi di social media. E quasi tutti hanno bisogno dei loro smartphone per tenere traccia delle loro vite digitali.

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Joichi Ito, direttore del Media Lab del MIT ha incoraggiato le imprese tradizionali ad assumersi rischi e pensare come una startup. Agire in fretta e capacità di adeguarsi al cambiamento sono le chiavi. A suo parere, le aziende più grandi soffrono di troppa burocrazia che disturba l’innovazione e la creatività. «Scommettete senza paura sull’innovazione, solo a posteriori si sapranno i vincitori. Non perdete tempo. Il costo dell’innovazione non è elevato. Basta permettere alle persone di provare». Ito ha detto che anche le strutture organizzative dovranno cambiare ed essere più innovative. Le nozioni tradizionali di sicurezza del lavoro e le gerarchie dei dipendenti sono spesso artificiali e la scala della carriera può essere un ricordo del passato.

Erik Brynjolfsson, director of the MIT Center for Digital Business ha detto che più in generale, la tecnologia digitale consente alla geografia di essere meno rilevante. Nuovi modelli di business permettono di andare oltre la semplice assunzione di dipendenti a livello mondiale e l’offshoring; clienti e partner sono sempre più coinvolti come mai prima d’ora. Questo afflusso d’idee può aggiungere «enorme valore», ha detto. Facebook, per esempio, ha 3.200 dipendenti ma 800 milioni di utenti non pagati che creano contenuti. Si va verso la creazione di una “economia senza attrito”, dove è incoraggiata la curation delle idee in cui le imprese con architetture flessibili possano prosperare, al contrario di quelle che sono vincolate a vecchi modelli di business.

La tecnologia digitale sta guidando la trasformazione nel settore sanitario, retail, trasporti e quasi ogni altro settore. L’educazione è la prossima frontiera.

Anant Agarwal, director of the CSAIL – MIT Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory, ha detto che «la tecnologia ci permette di rendere unthetered la sala conferenze e di mettere molti corsi on-line». Lanciato nel mese di febbraio, sono già 120.000 gli studenti EDX in tutto il mondo rendendola, di fatto, la comunità più grande nella storia del MIT.

Agarwal temeva che sarebbe stato difficile rispondere alle preoccupazioni di tutti quegli studenti più i milioni che si spera di attrarre, il crowdsourcing ha risolto questo problema: essi imparano da loro stessi e al proprio ritmo. Inoltre il centro di apprendimento essendo ospitato da Amazon sul Cloud è elastico e agile per rispondere a qualunque richiesta di aumento della capacità. Le aziende possono utilizzare quest’approccio, per creare nuovi sistemi e prodotti. «Nuovi ecosistemi si stanno formando – ha detto Agarwal – e il vecchio modo rigido non funziona più. Dovete creare le basi e i ponteggi, e permettere poi alle persone di contribuire a costruire il ponte completo».

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Sul fronte dei Cio alcune testimonianze importanti sono state: Scott Griffith, Ceo di Zipcar – Globalizzare, digitalizzare e monetizzare sono le tre gambe su cui la sua azienda si fonda e sempre più l’IT gestisce il business come un “first-mover” quando si tratta di tecnologia, «l’investimento IT è la chiave per scalare il business e la leva di marketing», ha detto. Zipcar, che ha rilasciato l’IPO lo scorso anno, deve «fare la cosa giusta per il cliente a prescindere dal fatto che siano in Europa, Asia o in uno qualsiasi dei diciotto uffici in tutto il mondo», secondo Griffith. Nell’ambito della sua strategia di base, l’enfasi sui dispositivi mobili è enorme. Il 95% dei 575.000 clienti della Zipcar utilizza gli smartphone. Come risultato, il 60% dell’interazione aziendale avviene tramite dispositivi mobili.

Richard Soley, chairman e Ceo di Object Management Group invece ha parlato della necessità di condividere con i clienti gli investimenti IT e la crescita dei servizi Cloud. Per quanto riguarda il ruolo di Cio in questo nuovo ambiente, Soley non è stato troppo ottimista: egli si aspetta che per sopravvivere, dovrà fornire nozioni di base come la sicurezza e l’integrazione, ma non necessariamente assumere responsabilità strategiche.

Shouvik Bhattacharyya, Ceo di Valtech, una società di servizi di marketing digitale, è stato molto diretto quando ha detto che il Cio sta «diventando emarginato» in molte aziende ostaggio dei sistemi legacy. Al contrario, ha detto, i chief marketing officer (Cmo), stanno acquisendo importanza strategica perché capiscono il cliente e il business a un livello più profondo.