AD AMSTERDAM IL FUTURO DELLA VISUALIZZAZIONE SECONDO SAMSUNG


L’ultima edizione della fiera ISE, una delle più importanti manifestazioni dedicate all’integrazione di sistemi elettronici e all’audio/video, offre a Samsung l’occasione per lanciare nuove soluzioni IT e di visualizzazione per il mercato professionale

 

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Amsterdam – In una delle più prestigiose location per eventi del Nord Europa, il complesso Rai di Amsterdam, si è tenuta l’ottava edizione di ISE (Integrated Systems Europe), l’evento annuale nato nel 2004 e dedicato ai mercati professionali dell’audio/video e dell’integrazione dei sistemi elettronici. Il successo della manifestazione di quest’anno è contenuto nei numeri: 26.650 metri quadri di spazi espositivi, con una crescita del 17% rispetto al già notevole risultato del 2010; più di 700 aziende, da confrontare con le 640 dello scorso anno, di cui 100 totalmente nuove per ISE e provenienti da comparti diversi quali la building automation, le unified communication, l’organizzazione di eventi, il digital signage, la visualizzazione e il controllo dell’illuminazione. Anche il numero di visitatori, sebbene non ancora definitivo, alza l’asticella, con un aumento previsto tra il 15 e il 20% rispetto al 2010, per un numero che supererà i 30mila professionisti. Integrated Systems Europe è gestito dal 2007 da una joint venture tra InfoComm International e l’associazione no-profit Cedia (Custom electronic design & installation association).

La partecipazione di Samsung (www.samsung.com), azienda che ha oggi un fatturato superiore a 135 miliardi di dollari Usa (155 trilioni di Won coreani) a ISE 2011 ha costituito l’occasione per presentare una nutrita linea di novità. A cominciare dai display di grande formato, dedicati al mercato B2B, di basso spessore perché basati sulla tecnologia Edge Led, un sistema che garantisce anche bassi consumi. Il 3D ha dominato incontrastato molti stand, ma solo presso Samsung ha trovato piena rappresentanza, con display, vidiwall e proiettori che consentivano di vivere un’esperienza realmente immersiva, per esempio nei mari delle isole Galapagos, attraverso gli appositi occhiali Lcd senza fili. Ancora, la Central Station, un monitor equipaggiato di connettività Usb 3.0 senza fili, che svolge le funzioni di una docking station per notebook, consentendone il collegamento a periferiche esterne e al monitor stesso entro un raggio di 1 metro, con riconoscimento automatico. Ancora, i vidiwall fino a 10×10 monitor che si possono assemblare senza nessun elemento aggiuntivo, o le lavagne multimediali. Ma grande interesse destava il prototipo di Sur40, il monitor touch screen da 40” dedicato a Microsoft Surface, il nuovo Pc-desk in grado di riconoscere gli oggetti poggiati sullo schermo grazie alla tecnologia Samsung PixelSense e di consentire l’operatività contemporanea di 5 utenti. «Samsung vuole continuare a introdurre innovazioni tecnologiche radicali – ha commentato Pammi Mudhar, european B2B director di Samsung -, in grado di cambiare il lifestyle del business».

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