Applicazioni mobile: Apple e Google distanziano Microsoft

La battaglia per la supremazia nel settore dei dispositivi mobili-portatili di nuova generazione, smartphone e tablet, si gioca soprattutto, e in prospettiva, sullo sviluppo delle applicazioni.

E’ Apple ad avere disegnato il modello di business di successo, prima con l’iPhone, e ora con l’iPad. Un ecosistema tecnologico il cui punto di forza è rappresentato dalle applicazioni. Su questo modello di business si è orientata anche Google ed ora la piattaforma Android inizia a essere una tra le piattaforme target degli sviluppatori.

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Una tendenza ben fotografata da Appcelerator, fornitore di tool di sviluppo per applicazioni mobili, in un’indagine che ha coinvolto 2.733 sviluppatori software.

 

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Come si rileva dal grafico, Android inizia ad avere uno dei più alti tassi di interesse da parte del mondo degli sviluppatori, inferiore, ma non più di tanto, a quello determinato da Apple. Le altre piattaforme risultano invece esprimere un grado di interesse ben distante da quello suscitato da Apple e Google.

In particolare risulta debole la posizione del sistema operativo Microsoft: solo il 27% si dice molto interessato a sviluppare per quella piattaforma. Se Iphone e iPad raccolgono il maggior numero di consensi, Android conferma le potenzialità che il mercato intravede per questa piattaforma: l’81% si dichiara interessato nello sviluppo di applicazioni per cellulari-smartphone Android-based e il 62% afferma di valutare attentamente le opportunità nello sviluppo di soluzioni per dispositivi tablet the abbiano un motore di derivazione Google.

Un risultato, quest’ultimo, che lascia trasparire la capacità di Google di creare aspettative attorno a un prodotto non ancora disponibile, ma sulle cui ipotesi industriali e commerciali si sono già concentrati gli interessi di gran parte dei protagonisti del mercato portable.

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La capacità di Apple e Google nel catturare l’interesse degli sviluppatori è determinata dal fatto di offrire economie di scala che permettono di indirizzare un mercato di volume che fa leva su una grande varietà di dispositivi. Una condizione che non sembra sia ancora riuscita a raggiungere Microsoft.