E’ preoccupante il quadro emerso dal monitoraggio di Legambiente dei laghi in Lombardia, che ha interessato i bacini di Iseo, Lario, Maggiore, Varese e Garda: su 58 campioni d’acqua analizzati, solo 20 sono risultati entro i limiti di legge

E’ quanto emerso dalla presentazione a Milano dei dati della rilevazione, nell’ambito della conferenza di chiusura della campagna “Goletta dei Laghi 2014”, che ha avuto come tappa conclusiva le sponde del Lago di Garda. Questo l’allarme lanciato da Legambiente, che nel report “Mare Monstrum” aveva già denunciato un aumento dei reati contro il mare e di recente ha anche bocciato il mare del Lazio, riscontrando un livello di inquinamento batterico molto superiore ai limiti di legge.

Il più inquinato è il Lago Maggiore

La situazione inquinamento è grave: i 38 siti con analisi microbiologiche hanno negative sono risultati da inquinati (12 siti) a fortemente inquinati (26 siti), ovvero con valori di batteri d’origine fecale doppiamente superiori ai limiti previsti dalle normative sulle acque di balneazione.
Il record negativo lo detiene il Lago Maggiore, che totalizza ben 8 punti critici su 8 analizzati.
Seguono il Lago d’Iseo (con 8 punti inquinati su 12), il Lario (13 punti su 19), il Ceresio (5 su 6) e, infine, il Lago di Garda (4 su 10, di cui tre fortemente inquinati e uno inquinato).

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Il lago più pulito? E’ il lago di Varese, con 3 punti positivi su 3. Ci sono poi delle conferme rispetto all’anno scorso: fortemente inquinati i campioni prelevati a Salò nel canale dei pressi della spiaggia, a Padenghe alle foci del rio Maguzzano e del torrente nei pressi del porto. Un altro punto critico si è rivelato il punto alla foce del canale a Rivoltella di Desenzano.