Una risonanza magnetica o una radiografia al succo d’ananas? Non è semplicemente un’invenzione folle e un po’ bizzarra, ma una procedura con risultati clinici analoghi all’uso del normale liquido di contrasto, che l’ospedale Sant’Orsola di Bologna utilizza ormai già da un anno, con un risparmio enorme: si è passati da 14mila a 380 euro

Per arrivare a questa rivoluzionaria scoperta si sono sfruttate le competenze di cuochi, dietisti e specialisti nel settore nutrizionale. Il risultato è sorprendente: il succo di ananas, usato puro al 100%, può sostituire il lumirem come liquido di contrasto in radiografie e risonanze magnetiche.

Una proprietà presente in alcuni frutti

E’ quanto illustra con soddisfazione Marco Storchi, responsabile dei servizi di supporto alla persona del policlinico.
In realtà si sapeva già che alcuni frutti possiedono la peculiarità di aumentare il contrasto in caso di visite specialistiche. Non solo l’ananas avrebbe questa proprietà, ma anche il mirtillo nero, la mela rossa, l’uva, la mora e la barbabietola rossa.
Ciò che rappresenta un primato per Bologna è la sostituzione del lumirem, composto da ferro, metile e propile paraidrossibenzoato di sodio, con un normale succo d’ananas.
Il tutto con un guadagno notevole non solo per l’azienda sanitaria, ma anche per i pazienti, che invece del farmaco possono approfittarne per gustarsi un fresco succo d’ananas.

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